“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Mobilità sostenibile in Val Vibrata, il Cams biasima la Regione
Il Coordinamento afferma: "Dobbiamo evidenziare che molte nostre sollecitazioni, anche scritte, sono rimaste fino ad oggi disattese"
PARLA IL CAMS. Il Cams (Coordinamento abruzzese mobilita' sostenibile) si dice soddisfatto del finanziamento della pista ciclabile della Val Vibrata e dell'inserimento, tra i futuri progetti della Regione, del collegamento ciclabile tra Marche e Abruzzo: "Queste notizie, insieme a quelle che giungono dai vari Comuni interessati dal progetto Bike to Coast, non possono che far piacere", dice il Coordinamento. Ma non è tutto rose e fiori.
"Dobbiamo pero' evidenziare - afferma infatti il Cams - che molte nostre sollecitazioni, anche scritte, sono rimaste fino ad oggi disattese. Per responsabilita' della precedente amministrazione regionale (che ha disatteso la Risoluzione del Consiglio Regionale n.171/2 del 18/12/2013), nella programmazione 2014-2020 non sarebbero state inserite linee dirette per il finanziamento della mobilita' ciclistica e del cicloturismo. Il trasporto gratuito delle biciclette sui treni, per il quale nella finanziaria regionale 2013 erano stati stanziati 30mila euro, e' rimasto lettera morta, come e' rimasta lettera morta l'intera legge regionale n. 8/2013, contenente "interventi per favorire la mobilita' ciclistica". La legge e' stata disattesa persino dalla Regione, a cui spetta approvare il proprio piano della mobilita', individuando la rete ciclabile regionale. Il tavolo di consultazione delle associazioni ciclo ambientaliste, nonostante la massiccia risposta al bando regionale del 7 agosto 2014, non e' stato mai convocato e anche l'annunciato ufficio regionale della mobilita' ciclistica si e' rivelato finora solo come un ufficio amministrativo".
COMINCIARE A LAVORARE DA SUBITO. Si potrebbe cominciare a lavorare da subito, secondo il Cams, istituendo almeno un tavolo interregionale per la realizzazione della Ciclovia Adriatica e cercando di realizzare, a costo zero, con la collaborazione delle Province (che ancora hanno compiti e professionalita' nelle materie attinenti la mobilita' ciclistica e il cicloturismo e che, negli anni, hanno predisposto progetti per la mobilita' ciclistica come La Via Verde della Costa Teatina o il percorso ciclabile Teramo-Mare) il piano regionale e i piani provinciali della mobilita' ciclistica, individuando la rete ciclistica regionale.
Redazione Teramo