“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
'Mister Selfie' Rapino (PD) richiama la legge per giustificare il ticket in sanità
Il giovane segretario regionale interviene sulla questione del ticket sanitario e ringrazia l'opposizione per il contributo ai lavori del Consiglio regionale
RAPINO: “NON E’ MAI TROPPO TARDI PER CHIEDERSI COSA FARE E RIMBOCCARSI LE MANICHE”. “Felici di sapere che i Consiglieri di Forza Italia stiano lavorando duramente in questi mesi e che continueranno a farlo. Se avessero cominciato a farlo anche quando erano maggioranza in Regione forse, oggi, le cose sarebbero diverse e anche migliori, nonostante lo sforzo di programmazione che il centrosinistra ha messo in piedi da un anno a questa parte.” Queste le parole del giovane segretario del Partito Democratico Marco Rapino, sul delicato tema dell'introduzione del ticket per le prestazioni sanitarie. “Quello della compartecipazione - prosegue Rapino - è o non è un obbligo di introdotto dai DPCM 14 febbraio 2001 (Atto di indirizzo e coordinamento in materia di prestazioni socio-sanitarie) e dal DPCM 29 novembre 2001 (Definizione dei livelli essenziali di assistenza)? E’ non è un obbligo che la Regione, in tutti questi anni, non ha recepito, pur con la consapevolezza di trovarsi di fronte ad uno degli impegni fondamentali per il Piano di rientro sanitario e per l’uscita dal commissariamento? Cosa significa dire oggi “le strutture attendono ancora di veder saldate le fatture da ottobre 2014 sanno a chi rivolgersi” quando il motivo per cui non sono state saldate è l’atteggiamento di ostruzionismo che FI sta portando avanti, sottobraccio al M5s?”. Insomma il tema della sanità si conferma al centro dell'interesse della politica regionale come dimostrato dalla recente delibera dalfonsista che aumenta i budget per le cliniche private abruzzesi di otto milioni.
Redazione Independent