“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Missione di pace al mercatino
Pescara. C'è preoccupazione per la manifestazione di Forza Nuova. Acerbo va in Questura
PESCARA. DOMENICA PRESIDIO-FESTA AL MERCATINO DEI SENEGALESI. Oggi pomeriggio presso la Questura di Pescara ci sarà un incontro con la dirigente Di Giulio, responsabile servizio di ordine pubblico, alla quele verranno chieste notizie in merito alla manifestazione di Forza nuova contro il mercatino senegalese nell'area di risulta. La delegazione che parteciperà al summit (appuntamento ore 18) è composta da Mbaye dell'ALIS (Associazione Lavoratori immigrati senegalesi),Patrick Goubadia del Coordinamento Immigrati CGIL,il segretario provinciale del PRC Corrado Di Sante e il consigliere comunale e regionale Maurizio Acerbo.
Sono state ribadite le questioni poste nella lettera indirizzata a Questore, Prefetto e sindaco che alleghiamo. «La dirigente della Questura - racconta Maurizio Acerbo - ha garantito che la manifestazione di Forza Nuova sarà tenuta a debita distanza dal mercatino. Noi abbiamo confermato che intendiamo tenere un presidio presso il mercatino domenica mattina dalle 10 alle 13. Nelle prossime ore - aggiunge Acerbo - contatteremo tutte le forze democratiche, le associazioni del volontariato e le stesse istituzioni per chiedere di partecipare». L'invito di Acerbo è rivolto «a tutti i cittadini e le cittadine che ripudiano xenofobia, razzismo e fascismo a ritrovarci al mercatino dove vogliamo manifestare il rapporto ormai consolidato di solidarietà e amicizia che lega i pescaresi alla comunità senegalese. Non vogliamo manifestare contro, ma per i valori che sono alla base della Costituzione repubblicana. Abbiamo preannunciato alla Questura che vogliamo che domenica mattina - conclude lo storico esponente della politica abruzzese - sia una giornata di festa, musica e di allegria: per questo abbiamo invitato artisti e dj. Risponderemo con le vibrazioni positive della reggae music e dell'afrobet a chi predica l'intolleranza».
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