“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Minore violento finisce in cella. Picchiò e rapinò donna
Diciassettenne kossovaro in comunità di recupero per un grave episodio di violenza scatena la rabbia verso gli educatori
MINORE VIOLENTO FINISCE IN CELLA: ERA IN COMUNITA' DI RECUPERO. Nelle prime ore del mattino i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Penne hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordine di esecuzione di custodia cautelare emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni de L’Aquila, I.N., 17enne pregiudicato originario della Serbia-Montenegro domiciliato in Pescara, al momento sottoposto al regime degli arresti domiciliari presso una Comunità per minori della provincia di Teramo.
LA RAPINA ALLA 40ENNE DI MONTEBELLO FINITA IN OSPEDALE. Il giovane, lo scorso 6 marzo, insieme ad altri quattro complici - tra i quali una ragazza in stato di gravidanza -, aveva aggredito una 41enne di Montebello di Bertona (Pe), sorprendendola mentre rincasava a casa. La donna venne colpita con inaudita violenza, trascinata a terra e derubata della borsa. L'aggredita riuscì comunque a memorizzare alcune cifre della targa della macchina utilizzata dalla banda di ed a contattare le forze dell'ordine. Poi i Carabinieri riuscirono ad intercettare ed arrestare in flagranza di reato tre dei cinque aggressori sorpresi a bordo di una Fiat Seicento su una strada poderale in località Ponte S.Antonio del Comune di Penne, mentre gli atri due complici, riusciti a dileguarsi nell’immediatezza dei fatti, vennero tratti in arresto a distanza di poco più di un mese (il 19 aprile u.s.) in esecuzione di analogo provvedimento cautelare.
COMPORTAMENTO AGGRESSIVO ANCHE IN COMUNITA'. L’odierno provvedimento cautelare è scaturito dal comportamento reiteratamente aggressivo osservato dal giovane nei confronti degli educatori e degli altri giovani affidati alla Comunità, tale da indurre la determinazione dell’aggravamento della misura degli arresti domiciliari a cura dell’A.G. minorile con contestuale traduzione del giovane montenegrino presso l’Istituto Penitenziario per Minori di Roma.
Redazione Independent