“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Miliardi persi della terza tranche del Recovery Fund
La Commissione europea e la Corte dei Conti hanno sottolineato le ‘anomalie’ del PNRR dell’Italia che il Governo Meloni deve aggiornare per non perdere 19 miliardi di euro
Se il Governo attuale di centrodestra non farà in fretta ad aggiornare il PNRR, l’Italia ed anche la nostra Regione Abruzzo perderanno una parte dei 191,5 miliardi di finanziamenti di cui ben 69 a fondo perduto. Non è stata solo la Commissione europea a segnalare le anomalie dell'Italia sulla modifica del Piano. Anche la Corte dei Conti, nella relazione semestrale di fine marzo, aggiornando i calcoli sul tasso di spesa effettiva degli introiti previsti dal PNRR, ha evidenziato che nei primi 4 mesi di quest'anno sono stati spesi solo 1,2 miliardi di Euro su un totale di di 32,7 miliardi previsti per il 2023. Secondo il massimo organo della Magistratura contabile agli inizi di maggio di quest’anno, l’Italia ha utilizzato effettivamente appena il 13,4% del totale PNRR. Quindi il rischio di mandare in fumo la terza tranche del finanziamento europeo di 19 miliardi di cui ben 10 a titolo di semplice sovvenzione è concreto. Se si considera che restano solo 3 mesi al governo Meloni, in carica dall’ottobre dello scorso anno, per produrre quanto richiesto dalla UE, il pericolo non è campato in aria.
La nostra Regione Abruzzo al pari delle altre, in questa malaugurata ipotesi, perderebbe diversi miliardi di Euro di finanziamenti nella sanità, nelle scuole, nei trasporti e nella transizione ecologica. Per fare un esempio di cosa stiamo parlando basti pensare che all'Abruzzo sono stati assegnati 292,3 milioni del PNRR e del relativo fondo complementare, per investimenti sulla rigenerazione urbana. I progetti finanziabili sono 195 di cui 80 alla provincia del L’Aquila finanziati con 90 milioni, 40 progetti alla nostra Provincia finanziati con 42,9 milioni, 38 a quella di Teramo con 56,1 milioni e 34 alla provincia di Chieti con 58,4 milioni, oltre a 3 progetti che saranno realizzati direttamente dalla Regione finanziati con 45 milioni da realizzare direttamente dalla Regione. Ne scaturirebbe
un danno anche per i Comuni della futura Nuova Pescara che stanno sia pure con ritardo attrezzandosi per ricevere i finanziamenti europei.
Ricordiamo che quello di Montesilvano, uno dei più attivi nell'intercettare i fondi del Recovery Fund, ha recentemente ottenuto 10 milioni per finanziare la demolizione e ricostruzione della scuola Delfico, oltre a 630.000 Euro per le piste ciclabili (la notizia è di ieri). La città di Pescara potrà gestire ben 3.444.375,35 di Euro per attrezzare 13 km di piste ciclabili. Perfino il Comune di Spoltore, storicamente poco attivo nell'intercettare i fondi europei (e stranamente poco interessato alla mobilità alternativa con piste riservate alle due ruote) ha in corso due finanziamento del PNRR per l'edilizia scolastica destinati all'ampliamento della scuola dell'infanzia di via Basilea, con annessa costruzione della palestra, e per il nuovo asilo nido del capoluogo che comporteranno un finanziamento complessivo di oltre 3.285.000 Euro.
Insomma c’è il rischio concreto di perdere una opportunità unica e irripetibile per ammodernare il nostro paese e migliorare la vita dei cittadini italiani.