“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Milano celebra l'eroe, Fausto Troilo comandate della Brigata Maiella
Il nome del bandito della libertà sarà scolpito per sempre nella storia della liberazione del paese dalla dittatura nazi-fascista
Il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, ha presenziato ieri nella prefettura di Milano alla apposizione di una targa in memoria di Ettore Troilo, comandante della Brigata Maiella, e prefetto "politico", non di carriera, nominato dal Comitato di liberazione nazionale del capoluogo lombardo, dal gennaio 1946 al novembre 1947.
Il presidente D’Alfonso ricorda Ettore Troilo con una delle sue frasi più amate, che spesso disse ai suoi uomini e ai suoi figli: “La libertà è dovunque un uomo ragiona con la propria testa”. Una libertà che l’avvocato abruzzese potè esercitare per tutta la vita perché per tutta la vita ragionò con la sua testa, da quando, con una squadra di 15 uomini prese contatto con il Comando inglese di stanza a Casoli, nel dicembre 1943, per iniziare la straordinaria esperienza della Brigata Maiella, alla formidabile esperienza alla prefettura di Milano, dalla candidatura, come indipendente, nelle liste del Fronte democratico popolare nel 1948, fino alla fine dei suoi giorni, nel 1974.
Alla cerimonia hanno partecipato il sottosegretario all'Economia e alle Finanze, Giovanni Legnini, il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca, uno dei figli di Troilo, Nicola, il questore di Milano, il teatino Luigi Savina, e le principali autorità civili e militari del capoluogo lombardo. Non potevano mancare Nicola Mattoscio, presidente della fondazione Brigata Maiella; Tiziano Teti, sindaco di Torricella Peligna, la cittadina che ha dato i natali a Ettore Troilo; e alcuni componenti della brigata partigiana abruzzese che, partita dal Sangro, risalì la penisola per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo insieme alle truppe alleate tra il dicembre 1943 e il maggio 1945.
Redazione Independent