“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Metalli pesanti in acqua e vegetazione a causa di Bussi
Uno studio dell’Arta sulla più grande discarica d’Europa rivela il male compiuto ai danni dell’ambiente e degli abruzzesi
Il direttore generale dell'Agenzia regionale per la tutela dell'Ambiente, Maurizio Dionisi, nel Convegno organizzato ieri a Chieti ha rivelato che nel Sito di Bussi “ è stata rinvenuta la presenza di arsenico, piombo e mercurio con concentrazioni superiori a quelle previste dalla legge, soprattutto per il mercurio nei sedimenti fluviali fino a quattro metri di profondità”. E’ il risultato di uno studio dell’ARTA, durato un paio di anni e che rappresenta un valido strumento per l’analisi e la comprensione di un territorio che si estende per 235 ettari e per oltre 9 km di lunghezza. Le analisi hanno evidenziato la diffusione dei contaminanti per tutte le aree perimetrate del Sin – da Bussi sul Tirino a Torre de’ Passeri, da Alanno a Rosciano, coinvolgendo così le province sia di Pescara che di Chieti. E’ stata anche individuata oltre alla presenza di rifiuti interrati anche la contaminazione delle acque sotterranee e della vegetazione. Nel 2007 nel territorio di Bussi sul Tirino, è stata scoperta, dall'allora Corpo Forestale dello Stato, quella che è stata definita la discarica di veleni chimici più grande d'Europa. A tutt’oggi manca uno studio epidemiologico sulla salute degli abitanti dei comuni della Val Pescara che per anni hanno bevuto acqua contaminata provenienti dalle falde acquifere di quel Sito inquinato.