“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Melania uccisa per sesso
Il Gip Marina Tommolini deposita le motivazioni della condanna all'ergastolo per Parolisi
TERAMO. MELANIA UCCISA PER AMPLESSO NEGATO. Secondo il Tribunale di Teramo, che il 26 ottobre scorso, alle ore 19.52, ha emesso la sentenza di condanna all'ergastolo, Salvatore Parolisi avrebbe ucciso la moglie Melania Rea in conseguenza di un raptus provocato da un rapporto sessuale negato: un delitto d'impeto, insomma, provocato dalla frustrazione. L'ex caporal maggiore dell'Esercito, secondo il gip Marina Tommolini che ha depositazio le motivazioni, il 18 aprile 2011, mentre si trovavano nella pineta di Ripe di Civitella, in provincia di Teramo, litigò con la moglie che si era rifiutata di sottostare ai suoi desideri e l'avrebbe accoltellata con un pugnale a serramanico che teneva nella tasca. Si erano recati nel bosco perchè Melania voleva vedere com'era il luogo dove si esercitava il marito. Poi, presa da un bisogno fisiologico, si era calata i pantaloni ed a quel punto Parolisi si sarebbe avvicinato chiedendole di fare sesso. Dunque, la tragedia. Secondo il giudice che ha emesso la sentenza di primo grado il 30enne di Frattamaggiore, in provincia di Napoli, mal sopportava la "figura dominante" della giovane mamma di Somma Vesuviana.
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