“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Mega discarica dei veleni di Bussi sul Tirino, ribaltata la sentenza di primo grado
Alcune assoluzioni e 10 condanne con pene che vanno dai due ai tre anni di reclusione. Risarcimenti per 4 milioni
DISCARICA DEI VELENI DI BUSSI: DIECI CONDANNE PER AVVELENAMENTO E DISASTRO. Mega discarica dei veleni di Bussi sul Tirino: arriva nel tardo pomeriggio la sentenza d'appello che cambia (in parte) il giudizio di primo grado. I giudici della Corte d'assise di L'Aquila hanno infatti espresso, nei confronti delle 19 persone alla sbarra, alcune assoluzioni e 10 condanne con pene che vanno dai due ai tre anni di reclusione, disponendo anche risarcimenti subito esecutivi fino a 4 milioni di euro. I reati riconosciuti sono avvelenamento colposo delle acque e disastro colposo.
LA SENTENZA DI PRIMO GRADO. Lo scorso 19 dicembre 2014, in Corte d’Assise a Chieti, 19 imputati furono assolti dall’accusa di aver avvelenato le falde acquifere, mentre il reato di disastro ambientale venne derubricato in colposo e, quindi, prescritto. Prima di chiudere il dibattimento ed entrare in Camera di consiglio la Corte ha rigettato l’acquisizione del piano di caratterizzazione realizzato dal commissario di governo Adriano Goio, convalidato nel dicembre del 2015, perché “l’acquisizione documentale pur possibile in rito abbreviato anche in appello deve avvenire prima dell’inizio della discussione e non a procedimento iniziato, quindi è inutilizzabile ai fini della nostra decisione”.
RISARCIMENTO DI 4 MILIONI. L’affermazione di responsabilità ha portato anche alla condanna al risarcimento del danno da quantificare in separata sede nonché alla condanna a varie provvisionali per oltre tre milioni di euro, che vanno da un milione di euro in favore dell’ATO, a 500mila euro in favore della Regione Abruzzo, a 200mila euro in favore di tutti i Comuni, a 10mila euro in favore del WWF Italia e di Legambiente, a 5mila euro in favore delle restanti associazioni ambientaliste che si erano costituite parte civile.
Redazione Independent