“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Mazzette a L'Aquila. Coinvolto anche ex Vice Commissario alla Ricostuzione
Nei guai dipendente direzione regionale dei Beni Culturali e tre imprenditori. Perquisizioni in ditte e presso studi di noti professionisti: avvocati, ingegneri ed architetti
TANGENTI POST-SISMA. FRA GLI ARRESTATI ANCHE L’EX VICE COMMISSARIO PER LA RICOSTRUZIONE. Nelle prime ore dell'alba gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza e della Squadra Mobile della Questura di L’Aquila, insieme al personale delle Squadre Mobili di Roma, Chieti e Rieti, hanno eseguito, su provvedimento del GIP del Tribunale di L’Aquila, 5 ordinanze di custodia cautelare, di cui due in carcere e tre agli arresti domiciliari.
Si tratta dell’ ex Vice Commissario per la Ricostruzione di L’Aquila, Luciano Marchetti, di una dipendente della Direzione Regionale Beni Culturali e Paesaggistici per l’Abruzzo Alessandra Mancinelli e di tre imprenditori, che hanno agito nella loro qualità di amministratori di ditte individuali.
Sono in corso 25 perquisizioni sia a persone fisiche che giuridiche, oltre che a L’Aquila ed Avezzano (AQ), estese anche a Roma, Bologna,Pescara,Rieti, Chieti.
Tra i soggetti sono destinatari di perquisizione architetti, ingegneri, imprenditori, faccendieri, ma anche avvocati del foro romano e bolognese.
Tra le ditte invece si stanno perquisendo uffici di aziende aquilane, avezzanesi, chietine, romane, rietine, pescaresi.
In particolare i personaggi interessati dalla vicenda hanno avuto ruoli e interessi diversi, ma legati da un unico scopo: organizzarsi al fine di poter gestire la maggior parte delle gare di appalto per la ricostruzione degli immobili aquilani, compresi gli immobili di proprietà ecclesiastica soggetti alla disciplina delle gare di appalto pubbliche.
I reati per i quali sono state, a diverso titolo, attribuite responsabilità penali sono: corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri d'ufficio (art. 319 c.p.); falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.); distruzione e occultamento di atti veri (art. 490 c.p.); uso di atto falso (art. 489 c.p.); turbativa d’asta (art. 353 c.p.); millantato credito (346 c.p.); emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (D.Lvo. n. 74/2000).
I fatti oggetto di reato sono stati commessi dal 2011 ad oggi.
Redazione Independent