“Legami alle comete, come alle code dei cavalli, trascinami, squarciandomi sulle punte delle stelle.”. Vladimir Vladimirovič Majakovskij
Mazzette Sì, Mazzette No
Il verbo di Berlusconi «magistratura autolesionista». La corruzione in Italia costa 170 miliardi l'anno (6% del Pil)
MAZZETTE SI MAZZETTE NO. Silvio Berlusconi é uno che se ne intende in fatto di mazzette e quando dice con competenza «se uno fa questo moralismo non fa l'imprenditore a livello globale. Quello delle tangenti è un fenomeno che esiste, non si possono negare le situazioni di necessità se si va a trattare con i paesi del terzo mondo o con qualche regime, e l'India è un paese fuori dalla sfera occidentale» non può essere liquidato con una battuta come ha fatto Pierluigi Bersani quando ha risposto «basta con le tangenti e basta con Berlusconi». Il problema, infatti, è molto più grave e di gran lunga.
I GIUDICI GIACOBINI E MASOCHISTI. Vero è che il Cavaliere prende a pretesto questo ennesimo episodio di corruzione per attaccare la magistratura. «Questa magistratura - ha affermato - ha mostrato un autolesionismo assoluto nei confronti dell'Italia, ora nessuno tratterà con grandi gruppi come Eni, Enel o Finmeccanica. E' un masochismo assurdo». Ma è pur vero che l'ex presidente del consiglio pone alle nostre coscenze un serio problema morale, quello delle mazzette a fin di bene. Per lui la mazzetta "internazionale" dovrebbe essere lecita, per amor di patria. Anche Orsi - scandalo Mps - sembra condividere lo stesso principio che «il fine giustifica i mezzi», infatti dice «ho agito solo per il bene dell'azienda» e «i giudici capiranno».
LA CORRUZIONE NON E' SOLO UN PROBLEMA MORALE. Giustificare la corruzione in modo così esplicito dà la misura del livello intollerabile a cui è arrivata la pratica tangentizia nel nostro paese ed investe non solo i politici, ma gli stessi manager e dirigenti aziendali. Il livello di corruzione a cui è arrivato l'Italia è si un problema morale, ma anche economico in quanto è causa di un sovvertimento della competività economica un assioma delle economie di stampo liberiste. Libera, Lega Ambiente e Avviso pubblico, hanno pubblicato un dossier denuncia sul costo della corruzione nel nostro paese: nel solo 2011 ogni italiano ha una perdita di 170 euro di mancato reddito l'anno incidendo sul PIL per il 6%. Che non siano dati inventati ce lo conferma la Corte dei Conti per cui il costo della corruzione è di circa 60 miliardi. Eurobarometer in report sostiene che in Italia il 12% dei cittadini ha dovuto dare una tangente contro una media europea dell'8%.
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