“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Mascia convola a nozze in Comune. La "first" si chiama Letizia Lizza
Dopo un lungo fidanzamento l'avvocato pescarese è capitolato. La cerimonia officiata da Giordano Bruno Guerri nella sala Giunta
LUIGI E LETIZIA SPOSI IN COMUNE. Il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia è convolato a nozze con Letizia Lizza, operatrice culturale presso il Museo delle Genti d'Abruzzo.
E’ stata la Sala Giunta del Comune di Pescara ad accogliere il matrimonio, mentre il rito è stato celebrato dal professor Giordano Bruno Guerri, Presidente de Il Vittoriale degli Italiani.
Il sindaco Albore Mascia è arrivato in Comune poco prima delle 18 con un gessato color antracite, abito Brioni, e ad accoglierlo ha trovato centinaia di amici, amministratori, ma soprattutto centinaia di cittadini che hanno voluto assistere all’evento svoltosi nella Sala istituzionale del Comune. Poco dopo le 18 sono arrivati i testimoni, due cugine per Letizia, ossia Maria Grazia Perna, moglie del consigliere comunale di Teramo Bruno Cipollone, candidato alle regionali con la lista Forza Italia, e Stefania Mincarini; per il sindaco Albore Mascia i cugini Stefano Tarantino e la moglie Elisabetta, giunti ieri appositamente dalla Colombia per l’occasione. Quindi sono sopraggiunti il padre della sposa, l’avvocato Carlo Lizza, ex vicesindaco di Pescara ed ex Presidente dell’Ente Manifestazioni Pescaresi, il fratello della sposa, Roberto Lizza, alias Roby Liza, noto Dj di New York, e i parenti dei due, tra cui il fratello del sindaco Mauro, accompagnato dalla moglie Jackie.
Poco dopo le 18 è entrato in sala giunta con la fascia tricolore Giordano Bruno Guerri e, di seguito, Letizia Lizza, accompagnata al braccio dal figlio Andrea Scatozza, che, dinanzi alla Sala Giunta, ha lasciato il passo al sindaco Albore Mascia e quindi l’ingresso in Sala Giunta tra gli applausi delle centinaia di persone presenti. La sposa, fasciata in un abito Chantal rosa pallido, con un bouquet di peonie rosa. Peonie bianche invece hanno costituito l’arredo della sala. Guerri ha officiato la cerimonia, con il tradizionale scambio delle promesse tra gli sposi e delle fedi, rigorosamente in oro bianco, dono di nozze del vicesindaco Berardino Fiorilli e della fidanzata Chiara Morelli.
E dopo il classico bacio, Guerri ha ripreso la parola, complimentandosi con gli sposi e recitando una poesia d’amore di Gabriele d’Annunzio. Tantissimi i volti noti presenti alla cerimonia tra cui la giunta comunale con gli assessori Fiorilli, Guido Cerolini, Marco Mambella, Maria Grazia Palusci, Nicola Ricotta, i consiglieri regionali Alessandra Petri e Riccardo Chiavaroli, i consiglieri comunali Armando Foschi, Nico Lerri, Vincenzo D’Incecco, il senatore Andrea Pastore, Mario Amicone, direttore dell’Arta, Mimmo Di Michele e Massimo Del Bianco, amministratore unico e direttore della Attiva, il maestro Andrea Zappone, il Prefetto Vincenzo D’Antuono, il segretario generale del Comune Antonello Langiu, il Direttore generale Stefano Ilari, Mario Diracca, dell’Associazione Giuliano-Dalmati, Marco Camplone, responsabile relazioni esterne della De Cecco, i rappresentanti di Confesercenti e delle Associazioni di categoria dei commercianti ambulanti, molti dipendenti comunali, il Direttore dell’Aurum Annarita Della Penna, Gianna Camplone, presidente dell’Associazione DiversUguali, il Capo di Gabinetto Giuliano Grossi con la moglie Anna, il noto ristoratore Luca Panunzio, Responsabile dell’Associazione Sommelier, l’ex assessore Elena Seller.
Dopo i saluti di rito, i festeggiamenti sulla piazza del Comune e quindi verso la Casa paterna a Pianella, alle spalle del Palazzo comunale, una casa risalente all’anno mille, per la cena riservata ai circa 60 invitati tra parenti e amici stretti della coppia. Tutti i dettagli e i particolari della Cerimonia sono stati curati dall’Agenzia di Wedding planner ‘Manuale d’Amore’ di Simonetta Quieti, e le foto ufficiali del matrimonio portano la firma di Paolo Iammarone. A curare il catering è stato Domenico Genobile: il Menù ha previsto un antipasto con Petali di patate con Baccalà mantecato, sformatino di invidia con crema di pecorino, Cestino croccante con funghi, rucola e pralina di ricotta; due primi, ossia Timballino ai cuori di carciofo con salsa al taleggio e Gnocchetti con zucchine, speck e crema di zafferano; come secondo Millefoglie di filetto agli asparagi con riduzione di mosto cotto e contorno di verdurine julienne; infine la torta nuziale e, come dessert, composta di frutta fresca, semifreddo alla nocciola. I vini rigosamente La Valentina, con Montepulciano d’Abruzzo Doc anno 2011 e Bianco Pecorino 2013. La serata è stata allieta dalle Frammentazioni Poetiche di Dante Quaglietta e dalla musica di Roby Liza.
Redazione Independent