“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Mascia-Tiboni, chi sparla?
Prosegue lo scontro culturale tra il sindaco dannunziano e l'ideatore del Premio Flaiano. Intanto l'estate è già un flop
SCONTRO CULTURALE MASCIA-TIBONI. CHI HA RAGIONE? Non si arresta la polemica che in questi giorni vede da una parte il sindaco "dannunziano" Albore Mascia ed il patron del Premio Flaiano, Edoardo Tiboni. Il Primo Cittadino di Pescara si difende dalle accuse di aver cercato di oscurare il Festival per aver ospitato nella nostra città, una serata con i finalisti del Premio Campiello. Tra i due, è noto, non corre buon sangue. Gia nel 2012 rifiutò l'onorificenza del «Delfino d'oro» che l'amministrazione di Pescara decise di donare all'ideatore del Flaiano e che, secondo Tiboni, il sindaco vorrebbe eclissare un festival che quaranta anni vive a Pescara.
LA CONFERENZA STAMPA DEL SINDACO. Mascia, in verità mai pago di polemiche, ha organizzato una conferenza stampa durante la quale ha rispedito le accuse al mittente, spiegando alla cittadinanza e documentando con carte alla mano, l’operato sempre attivo e presente del Comune verso il festival di Tiboni. «Siccome oggi va di moda criticare questa amministrazione comunale - ha detto Mascia - come fosse la Croce rossa il professor Tiboni ci attacca, forse anche per una antipatia personale nei miei confronti, per aver portato il Premio Campiello a Pescara. Noi però non possiamo accettare che ci siano monopolisti della cultura in questa città. Ho il dovere, come sindaco, di arricchire Pescara di avvenimenti culturali, e, questo è stato il senso di portare il Premio Campiello a Pescara, e non altro». Al di là delle polemiche, in realtà, resta il flop di questa stagione estiva che si preannuncia fallimentare e non soltanto a causa del maltempo.
Redazione Independent