“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Masci o Antonelli, duello nel centrodestra mentre a sinistra c’è il buio
A pochi mesi dalle amministrative di Pescara, mentre l'opposizione è ancora alla ricerca di un candidato Sindaco comune, la candidatura dell’avvocato pescarese comincia a scricchiolare
Mentre i comuni cittadini sono preoccupati per l’andamento del carrello della spesa, prossimo ad una crescita del 10%, la classe politica nostrana è in fibrillazione per il micidiale cronoprogramma elettorale della primavera del 2024. Tra europee, regionali e amministrative a Pescara e Montesilvano la battaglia per conquistare una poltrona per i big o una poltroncina per i peones della politica è tremendamente complicato per la fauna politica abruzzese che in questo momento non dorme sonni tranquilli. Per dirne una a proposito del rinnovodel Consiglio Comunale di Pescara del 2024, la candidatura a Sindaco di Carlo Masci, in quota a Forza Italia, che prima sembrava certa, ora comincia a scricchiolare in seguito alla caduta di consensi per gli scandali in Comune e per le contestazioni dei cittadini sulla viabilità in particolare di Viale Marconi. E probabilmente il via libera del Consiglio di Stato alla filovia Pescara-Montesilvano, non risolleverà le sorti elettorali dell’inquilino di Piazza Italia. Anzi potrebbero addirittura peggiorare per l’opposizione di una grossa fetta di cittadini e del Comitato “Strada Parco Bene Comune”. Come ha recentemente certificato il Sole 24 Ore con l’indagine Governance Poll, Carlo Masci è all’82esimo posto su 87 Sindaci italiani. E così, mentre l’opposizione è ancora alla ricerca del candidato comune, quando manca poco alla ufficializzazione dei candidati, i rumors ipotizzano una possibile candidatura di Marcello Antonelli, l’attuale Presidente dell’Assemblea cittadina, in quota Lega, in alternativa aquella di Carlo Masci. E casualmente il leader del Carroccio Matteo Salvini il prossimo 9 settembre sarà a Silvi un po’ per inaugurare la campagna elettorale regionale del 2024 e un po’ regolare i rapporti all’interno della maggioranza di centro destra. E chissà se nelle segrete stanze e nei conciliaboli troverà modi di occuparsi della tornata elettorale del Comune di Pescara.