“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Martedì di morte a Pescara
"Squadrone dellla Morte" fredda con un colpo di pistola alle spalle Domenico Rigante, 24 anni, ultras e padre
OMICIDIO IN STRADA A PESCARA - Un giovane di 24 anni, Domenico Rigante, padre di una bimba di 4 mesi, noto negli ambienti ultras, è stato ucciso ieri sera in via Luigi Polacchi con due colpi di pistola al fianco ed alla schiena. E' deceduto in seguito al cospicuo flusso di sangue perduto a causa delle ferite mentre veniva trasportato in ospedale dall'ambulanza del 118 ma ha fatto il nome della persona che l'ha ferito a morte e che, al momento, è ricercata dalla polizia. Una vendetta, un regolamento di conti che nasconde un inquietante retroscena: gli zingari volevano uccidere il fratello gemello.
IL FRATELLO GEMELLO - Domenico Rigante si trovava in un'abitazione nella zona di piazza Grue a Pescara con alcuni amici per vedere la partita del Napoli quando nell'appartamento ha fatto irruzione uno "squadrone della morte" : sei persone, probabilmente di etnia rom, di cui uno armato di pistola. Stavano inseguendo il fratello gemello della vittima, Antonio Rigante, e vero bersaglio della spedizione punitiva, che si era rifugiato nella casa dopo un inseguimento con tanto di colpi di pistola sparati a vuoto in aria. Nella casa in piazza Grue è successo di tutto, come raccontato da alcuni vicini e testimoni oculari: botte, urla e grida fino al tragico epilogo. Il corpo senza vita del 24enne è al momento all'obitorio di Pescara per l'autopsia disposta dal Pm di turno Sarandrea.
VECCHI RANCORI - Alla base dell'omicidio - del caso se ne stanno occupando gli agenti della Squadra Mobile di Pescara al servizio di Pierfrancesco Muriana - un regolamento di conti tra un gruppo di ultras del Pescara ed alcuni nomadi locali. Attriti che nel passato avevano causato violente liti tra i due gruppi per motivi estranei all'ambiente calcistico. Si è parlato di una rissa in via delle Caserme nella quale il gruppo di Antonio Rigante avrebbe avuto la meglio sugli zingari, i quali avrebbero minacciato vendetta.
IL CERCHIO SI STRINGE INTORNO AI RESPONSABILI - Intanto le Forze dell'Ordine stanno stringendo il cerchio intorno ai probabili responsabili del brutale omicidio e le loro famiglie che potrebbero favorire la fuga dei colpevoli. Il principale sospettato è un rom di 29 anni, M.C., che al momento risulta latitante. La polizia ha già messo sotto sequestro delle auto nel quertiere Fontanelle di Pescara.
LA LEGA: "VIA I ROM DALL'ABRUZZO" - Intanto la Città è indignata per questo ennesimo fatto di sangue, avvenuto in strada, e che vede come protagonisti in negativo, ancora una volta, la comunità rom. "A seguito dell’ennesimo omicidio di un padre di famiglia per mano di zingari della numerosa comunità ospite di Pescara, la Lega Nord Abruzzo chiede che le istituzioni locali, fino ad oggi colpevolmente inerti, adottino tutti gli strumenti per l’allontanamento coatto dalla zona di Pescara di questi Rom", queste le dure parole che sono arrivate in redazione e contenute nel comunicato stampa della Lega Nord Abruzzo.
Redazione Independent