“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Marino e Lupo, ok Sebastiani
Piace l'orientamento della dirigenza biancazzurra: tecnico "zemaniano" (4-3-3 aggressivo) e Ds 100% pescarese
IL FUTURO DEL DELFINO NELLE MANI DI MARINO E LUPO. Daniele Sebastiani ha scelto lo staff per tentare il ritorno in Serie A. Il presidente del Delfino Pescara 1936 sa che non si possono ripetere gli errori dello scorso anno quando vennero scelti allenatori non adatti ad affrontare la A. D'altra parte in Serie 'Cadetta' la musica non è che sia poi tanto diversa: se scegli male il tecnico sei costretto a prendere giocatori che fanno la differenza. Già, ma dove sono questi fenomeni? Avere avuto Verratti, Insigne e Immobile, tutti insieme, è stato come assistere all'esplosione di una supernova. Comunque, per non ripetersi negli errori, sembra che stavolta la panchina del Pescara venga affidata a Pasquale Marino, tecnico di Marsala, 50 anni, modulo preferito 4-3-3 aggressivo. Mentre la direzione sportiva al pescarese doc Fabio Lupo, avvocato, professionista serio, fino al giugno 2012 responsabile settore giovanile e del mercato estero della Sampdoria. Sul tecnico siciliano pesa il nodo dell'ingaggio (400mila euro), mentre sull'abruzzese la partita sembra già chiusa. Dal punto di vista societario, invece, la situazione è ben più complessa. Staremo a vedere quale preziosa alchimia riuscirà a compiere la "fattucchiera" a capo della società sportiva più amata d'Abruzzo.
Romanzo