“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Mandiba in condizioni critiche
La numerosa famiglia Mandela litiga sul capezzale del Nobel per la Pace. Lui: seppellitemi nel vilaggio accanto ai miei figli
LA NUMEROSA FAMIGLIA DI MANDELA LITIGA SUL CAPEZZALE DEL NOBEL PER LA PACE. Le condizioni di salute di Nelson Mandela, 94 anni, ricoverato nel Medical Clinic Hearth Hospital di Pretoria, si tingono di giallo: da una parte un gruppo di familiari guidati dalla figlia maggiore Maki, secondo cui "Mandela è in stato vegetativo permanente, i medici ci consigliano di staccare il respiratore che lo tiene in vita. Stiamo considerando questa ipotesi come una probabilità molto concreta". Dall'altra Mandla Mandela, il nipote prediletto del vecchio leader della lotta contro la segregazione razziale, capo del villaggio natale di Mandela e deputato dell'African National Congress, che ha invece dichiarato: "le condizioni di mio nonno non sono così gravi come hanno detto ai giudici altri membri della famiglia". Dello stesso tenore è stata la dichiarazione del Presidente della Repubblica del Sudafrica Jacom Zuma secondo cui " Madiba rimane in condizioni critiche ma stabili".
MANDELA VORREBBE ESSERE SEPOLTO ACCANTO AI FIGLI MORTI NEL VILLAGGIO DOVE HA VISSUTO. Apparentemente la famiglia Mandela si è spaccata sulla località dove seppellire i tre figli di Mandela, morti in circostanze diverse. Il primo,Thembekile, morto in un incidente a 24 anni, il secondo Hakgado, padre di Madiba morto per AIDS a 55 anni, ed infine Makavize morta poco dopo la nascita. Madiba aveva trasferito le salme illegalmente a Mvezo il villaggio dove il nonno Mandela era nato, il cui capo clan è proprio Madiba. Su richiesta degli altri familiari, i giudici hanno deciso di riesumare le salme e di farle seppellire nel cimitero di Qunu dove Mandela è vissuto nei primi anni della sua vita e dove si era ritirato nel maggio dello scorso anno. Nella sua autobiografia aveva scritto "la mia famiglia è qui e vorrei essere sepolto qui, a casa ".
MANDELA "QUANDO LA TUA VITA E' UNA BATTAGLIA, NON C'E' SPAZIO PER LA FAMIGLIA". Dietro la intricata vicenda del clan Mandela potrebbero esserci, come spesso capita, più che ragioni di amorosi sensi verso il padre della Repubblica Sudafricana, le solite questioni venali di interesse per l'eredità del nonno sul cui capezzale ora la famiglia litiga. E' perfino circolata voce che un canale televisivo avrebbe offerto a Madiba, 300.000 euro ottenere per la diretta sui funerali del nonno, notizia che il nipote ha prontamente smentito. Oltre alla numerosissima discendenza ufficiale di Nelson Mandela, spunta un'altra presunta figlia: tal Onica Nyembezi Mothoa che ha chiesto la verifica del test del DNA per poter dimostrare di essere figlia naturale di Mandela. Non è difficile immaginare che Mandela, qualora uscisse dal coma come gli auguriamo, sarebbe preso dallo sconforto all'assistere allo squallore della sua famiglia e forse il suo spirito cederebbe a vedere figli, nipoti e pronipoti in lotta l'un contro l'altro per l'eredità prima ancora del suo decesso o forse reagirebbe con coraggio diseredandoli tutti, così come con coraggio ha reagito ai lunghi 27 anni di prigionia trascorsi per aver combattuto contro l'apertheid senza piegarsi ad alcun compromesso. D'altra parte l'uomo che ha sconfitto la segregazione razziale in Sudafrica, che ha avuto una vita affettiva travagliata (attualmente è al terzo matrimonio), in qualche modo se lo aspettava. Nelle sue memorie aveva scritto infatti "quando la tua vita è una battaglia, come la mia è stata, c'è poco spazio per la famiglia".
Clemente Manzo