“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Manca solo la matematica
Ottava sconfitta di fila del Pescara: Siena passa all'Adriatico per 3 a 2. L'arbitro nega rigore clamoroso
OTAVA SCONFITTA DI FILA PER IL PESCARA A UN PASSO DALLA B. Ora manca solo la matematica davvero. Una partita incredibile, chiusa nel modo più stupido. Solo mister Bucchi può essere arrabbiato con la sua squadra quanto possono esserlo i tifosi del Pescara che annotano l'ennesima sconfitta del campionato. Dopo un primo tempo tra i peggiori della storia biancazzurra, la formazione adriatica era riuscita a rimettere in piedi una gara che sembrava chiusa da un pezzo, arrivando a tanto così dalla clamorosa vittoria. E invece ci si è messa la mancanza di attenzione a pochi attimi dalla fine, nel momento di massimo sforzo per la ricerca del vantaggio finale. Squadra spaccata in due sul maledetto corner dell'87' e contropiede micidiale con difesa sguarnita. E poi il fuorigioco non segnalato sul penultimo passaggio. Insomma, ci sono tanti motivi per poter recriminare al termine di un match che avrebbe potuto dare qualche speranza in più ai sostenitori del Pescara. A loro, a quanto pare, non tocca neanche questo durante la stagione più tormentata degli ultimi anni. Ci sono da fare molti mea culpa... Chi se la sente può anche iniziare a fare la fila per le confessioni...
PRIMO TEMPO. Apre le danze Rosina con un calcio di punizione dal limite dell'area biancazzurra al 3'. Il Siena preme e Vergassola sfiora il palo con una rasoiata da buona posizione. È un assedio da parte dei toscani che sfiorano il vantaggio ripetutamente in pochi minuti: prima con un colpo di testa ravvicinato di Terzi, sul quale si oppone magistralmente Pelizzoli, poi con Sestu che trova l'incrocio dei pali dai 25 metri. Il gol dei bianconeri è maturo e arriva al 14' dopo un tentativo maldestro di spazzare l'area da parte della pessima difesa biancazzurra: Angelo viene imbeccato da una 'prodigiosa' respinta di Capuano e di testa infila Pelizzoli. E non siamo neanche al quarto d'ora di gioco. Il Pescara arranca e riesce ad arrivare sotto la porta senese con un cross di Modesto per Caprari che, tirando al volo da buona posizione, sbaglia tutto. Ora l'inerzia è dalla parte abruzzese: prima Kroldrup di testa svetta su azione di calcio d'angolo e costringe Pegolo alla gran respinta, poi Caprari inventa al limite ma conclude debolmente. Al 29' ancora il Pescara in avanti: dal corner salta Capuano, ma la sfera, incocciata di testa dal difensore abruzzese, termina alta. È un fuoco di paglia perché, puntuale, arriva il raddoppio toscano al 33' con Zanon che interviene maldestramente su un cross di Sestu, mettendo la sfera alle spalle di Pelizzoli. La risposta del Pescara con D'Agostino è flebile: Pegolo sventa al 34' sul centrocampista del Pescara.
SECONDO TEMPO. Il Pescara si fa sotto con Celik che sfrutta una respinta di Pegolo uscito a valanga su Sculli: palla rimbalzata al limite dove è appostato il numero 10 Biancazzurro, stop, tiro e rete. Sale il Pescara con Sculli che scodella un buon pallone sul secondo palo dove c'è Cascione che ferma la sfera di petto e prova il diagonale, ma questo è bloccato da Pegolo. Cambia tutto al 60' quando Togni inventa una punizione alla Maradona dal limite: imprendibile la sua conclusione all'incrocio dei pali. Ancora i biancazzurri in attacco con Cascione che, da ottima posizione, trova un diagonale che è respinto con grande difficoltà da Pegolo. Al 69' Caprari entra in area dal vertice sinistro, si accentra, mira il secondo palo, ma la palla è preda di Pegolo. Passa un minuto e Sforzini non trova il gol per pochissimo colpendo di testa su punizione di Togni. Di nuovo Caprari prova il tiro-cross dal vertice dell'area senese, ma Pegolo respinge in volo. Si rivede il Siena al 75' con una conclusione al volo dal limite dell'area adriatica, ma la palla è alta. Pelizzoli è chiamato al miracolo su sventola a giro di Angelo al 79'. Pescara a un passo dal tris all'80' con un colpo di testa in tuffo di Sforzini, imbeccato da un traversone di Cascione, ma la palla è out di pochissimo. Non c'è un attimo di respiro e all'84' Pozzi dai 30 metri scaglia una sassata che solo la traversa può respingere. Sul ribaltamento di fronte è Sculli a beccare il palo, facendo sussultare l'Adriatico. Incredibile all'87' quando il Siena torna in vantaggio sfruttando un assurdo corner del Pescara: biancazzurri tutti in attacco, subiscono un contropiede atroce chiuso da Emeghara in rete, ma su questa azione pesa come un macigno il fuorigioco di Agra che gli serve il pallone davanti a Pelizzoli. Il colpo di testa di Kroldrup nel finale fa male solo ai colori biancazzurri. È finita, o quasi.
Fernando Errichi