“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Manca ancora l’acqua a Pescara, Spoltore e nei comuni della Provincia
Le restrizioni dureranno fino al primo novembre per “riduzione della portata” a causa delle “condizioni meteo”
Nonostante la fine della siccità estiva, non è finita l'emergenza idrica a Pescara, Spoltore e i restanti comuni della Provincia. La buona notizia, si fa per dire, è che Montesilvano, pare, non sia compresa nel lungo elenco delle località che subiranno restrizioni da oggi 25 ottobre fino al primo novembre. Quello che sconcerta è la dichiarazione del nostro fornitore pubblico di acqua potabile che appare come una foglia di fico apposta su incompeternze ed errori secondo cui la "riduzione di portata" dipenderebbe dalle "attuali condizioni meteo" come riportato nell'ultimo comunicato dell'ACA senza che venisse fatto il benchè minimo accenno alle reti colabrodo, tanto che vien fatto di pensare che per ripristinare una quantità di portata decente, dovremmo sperare in bufere e temporali, come quelli che stanno affliggendo molti comuni in Sicilia, oppure obbligare funzionari e dipendenti dell'ACA a inscenare le ‘danze della pioggia’ come quelle praticate dai nativi americani. A Pescara le zone e le vie sfortunate che subiranno interruzioni idriche notturne sono: Colle Spirito Santo, via San Donato, via Fontanelle, via Caduti per Servizio, la zona industriale e San Silvestro. Poichè l'ACA S.p.a. è una società a totale controllo pubblico (enti locali), non sarebbe il caso che, oltre giustamente a protestare come fa il sindaco di Pescara Carlo Masci, i Comuni rappresentati nella società partecipata prendessero opportuni provvedimenti per far sì che le condutture idriche gestite dall'ACA, venissero riparate o sostituite con interventi strutturali? Perchè, ammettiamolo, alla storia che la causa delle interruzioni di fornitura di acqua pubblica, sarebbero dovute alle condizioni meteo, nessuno ci crede e nemmeno i nostri politici che alla fine sono i veri responsabili della crisi idrica che in una regione come l'Abruzzo, così ricca di falde acquifere, l'acqua non dovrebbe mai mancare nei nostri rubinetti.