“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Mamme L'Aquila: "Il vaccino meningococco B non deve essere a pagamento"
L'associazione denuncia disservizi nella sanità pubblica. Il consigliere candidato sindaco Pietrucci pronto a sostenerle
LE MAMME AQUILANE DENUNCIANO PROBLEMI COL VACCINO MENINGOCOCCO B. "Il vaccino meningococco B non deve essere a pagamento", è questa la richiesta che Mamme per L'Aquila ha effettuato alla Regione Abruzzo, ben tre mesi fa. "Il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci - prosegue la nota - ha accolto con entusiasmo la nostra richiesta e ce la sta mettendo tutta per poter trovare le risorse per la gratuità del vaccino. A questo si aggiunge lo scandalo dei richiami e delle prenotazioni a pagamento! Eh già, perché se un cittadino volesse prenotare il vaccino, i tempi sono lunghissimi anche a pagamento. Per non parlare del richiamo, prenotazioni a distanza di 1 anno che a detta di molti pediatri sono tempi troppo lunghi. E allora che si fa? Si procede a fare la prenotazione intramenia. Tale prestazione permette di far prendere la prenotazione del vaccino a distanza di 1 settimana aggiungendo 15 euro alle 80 già da pagare per vaccinarsi. E tutto questo è davvero vergognoso. Fonti probabilmente molto attendibili ci riferiscono che il disservizio derivi dalla chiusura dei distretti sanitari, ben 39 della provincia di L'Aquila. Cercheremo di approfondire se la notizia sia vera, ma al momento bisogna trovare una soluzione. Perché chi paga le tasse ha diritto ad avere il servizio, al più presto. Il cittadino se vuole vaccinarsi, deve avere il diritto immediato della prestazione. Mamme per L'Aquila non si ferma quando è in discussione la salute dei bambini, ma anche degli stessi genitori, nonni, zii, insomma tutti. Chiediamo a gran voce di accelerare la gratuità del vaccino e nel frattempo di trovare una soluzione al problema degli appuntamenti", questa le parole dell'Associazione Mamme per L'Aquila.
Redazione Independent