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Malversazioni Tercas, quattordici persone alla sbarra dal 13 gennaio
Tra gli imputati anche l'ex direttore generale dell'istituto di credito Antonio Di Matteo e l'avvocato Giampiero Samorì
MALVERSAZIONI TERCAS: ALLA SBARRA QUATTORDICI PERSONE. Qattordici rinvii a giudizio e due assoluzioni. E' la decisione del gup di Roma, Giulia Proto, in merito alle presunte malversazioni in Banca Tercas che, stando all'accusa, hanno provocato un buco nei conti dell'ex primo istituto bancario d'Abruzzo da 200 milioni di euro.
Tra gli imputati nel processo, che inizierà il prossimo 13 gennaio davanti alla nona sezione penale, anche l'ex direttore generale dell'istituto di credito Antonio Di Matteo e l'avvocato Giampiero Samorì, già leader del movimento politico di centrodestra, Mir.
Il giudice Proto ha assolto, al termine del rito abbreviato, con la formula per non aver commesso il fatto l'imprenditore Antonio Sarni e fatto cadere le accuse nei confronti dello stesso istituto di credito che era stato citato in base alle legge 231 sulla responsabilità amministrativa.
Le accuse per nove imputati sono di associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità. La Procura ipotizza, a vario titolo, anche l'ostacolo alle funzioni di vigilanza, appropriazione indebita, bancarotta fraudolenta e riciclaggio, stabilendo relazioni privilegiate di affari incentrate sul ruolo di Antonio Di Matteo (direttore generale dal giugno 2005 al 30 settembre 2011) all'interno di Banca Tercas.
Redazione Independent