“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Mafia foggiana nel Pescarese, arresti confermati dal Riesame
Sono 11 gli indagati per reati gravissimi tra cui usura, estorsioni, ricettazione, intestazione fittizia di beni. Coinvolti esponenti di spicco del clan Moretti/Lanza/Pellegrino
Il Tribunale del Riesame di L’Aquila ha confermato tutte le misure cautelari personali nei confronti dei personaggi di spicco della cosca “Società Foggiana”. Misure che erano state eseguite lo scorso 14 marzo dalla Guardia di Finanza di Pescara, su disposizione del G.I.P. del Tribunale del capoluogo abruzzese, nell’ambito delle indagini sui business illeciti della mafia pugliese, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della Procura della Repubblica di L’Aquila.
Attività investigative partite dalla denuncia di un noto ristoratore pescarese che hanno permesso di scoprire giri d’affari milionari messi in atto, con il metodo mafioso, dal clan “Moretti – Lanza – Pellegrino” nel pescarese, attraverso usura, estorsione, ricettazione ed intestazione fittizia di beni.
Uno dei ricorsi era stato già rigettato dall’Autorità Giudiziaria aquilana giovedì scorso, mentre tre dei destinatari delle ordinanze, hanno rinunciato in corsa al riesame.
Per gli altri, il Tribunale ha confermato l’applicazione delle misure cautelari personali.
Si tratta di un’importante conferma delle ipotesi investigative formulate dalle Fiamme Gialle pescaresi nell’ambito delle attività a contrasto dell’infiltrazione economico finanziaria della criminalità organizzata nel territorio provinciale.