Mafia. Suicidio in carcere

Il mafioso Pietro Rabisi assassinò il giudice Antonio Saetta. Per il figlio non aveva motivo di togliersi la vita

Mafia. Suicidio in carcere

SI E' SUICIDATO IN CARCERE IL KILLER DEL GIUDICE SAETTA. Per il figlio non aveva motiva di suicidarsi. Si è impiccato nel carcere di Carinola, Pietro Ribisi il mafioso che assassinò il giudice Antonino Saetta e suo figlio Stefano. Antonino Saetta, magistrato integerrimo, aveva sempre rifiutato ogni contatto con personaggi legati alla mafia. Ribisi scontava il carcere a vita anche per un altro omicidio quello del proprietario di una compagnia di trasporti pubblici Pietro Giro.

I SOSPETTI DEL FIGLIO. Nicolò Ribisi, figlio di Pietro, ha dichiarato «dicono che si è impiccato ma ho visto il suo collo dopo che ci hanno riconsegnato la salma: ha un segno che va verso il basso e non verso l'alto. E ha le dita della mano sinistra nere come se avesse tentato di impedire che lo strangolassero». Tre dei suoi fratelli furono ammazzati nella guerra fra mafie degli anni 80 nell'agrigentino.
c.m.