“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ma ti ricandidi o no?
Continua il balletto attorno alla conferma per la corsa di Umberto Di Primio a sindaco di Chieti nelle file del centrodestra. Sarà lui a tentare il bis?
MA UMBERTO SI RICANDIDA? In un primo momento sembrava che la sua ricandidatura fosse stata confermata senza se e senza ma, nonostante le indagini di cui è oggetto in questi giorni. Poi però, non si riesce a capire bene per quale motivo, intorno a Umberto Di Primio qualcuno ha fatto marcia indietro, come a dire: "Mah, ora vedremo se far correre nuovamente lui come sindaco di Chieti o se presentare qualcun altro, sì, no, va beh...". Probabilmente la situazione senza dubbio poco piacevole che sta avvolgendo in questo momento il primo cittadino uscente ha consentito, a chi non era troppo convinto in partenza della sua ricandidatura, di cogliere la palla al balzo e rimettere tutto in discussione.
LA DIVISIONE NEL CENTRODESTRA. Attenzione, però: il punto non è se Di Primio sia più o meno "degno" di correre come sindaco del capoluogo teatino per il centrodestra. No, la questione è da vedere a livelli molto più alti: non bisogna infatti dimenticare che, prima che uscisse fuori l'indagine di cui sopra, il buon Umberto aveva ricevuto la benedizione per una corsa bis a Palazzo d'Achille nonostante ci fosse chi invocasse le primarie tra i moderati e chi proponesse il nome di Mauro Febbo, che vuol dire Forza Italia, mentre Di Primio - non lo dimentichiamo - è oggi un esponente del Ncd. Questa, in una parola, si chiama "divisione".
IL BALLETTO ATTORNO AL SINDACO. Tuttavia, nel momento in cui era stato deciso - più o meno all'unanimità - che dovesse essere Umberto il candidato, diventa quantomeno sgradevole, adesso, avviare un balletto che somiglia sempre più a uno stillicidio. Ieri lo stesso Di Primio ha sbottato, scrivendo su Facebook: "Sono stufo dell'indecisione di taluni che mostrano, evidentemente, di avere memoria molto corta. Questa settimana, con i miei collaboratori più stretti, deciderò il da farsi, e come sempre la scelta sarà fatta pensando alla nostra città e non all'egoistico interesse di parte o di qualcuno. Chieti si serve con passione e dedizione. Di Chieti non ci si serve. Questo vale per tutti". Un cittadino gli ha allora chiesto: "E di Chieti Scalo ci si serve?". Di Primio ha risposto, lapidario: "Chieti e Chieti Scalo sono la stessa cosa". Più chiaro di così!
Federico Di Sante