“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ma questi benedetti Pit?
Idee per lo sviluppo delle imprese abruzzesi. Va bene la dotazione (34 milioni di euro), ma snellire le procedure no?
UNA PIOGGIA DI EURO - E' di quasi 34 milioni 300 mila euro l'ammontare di fondi PIT (Piani integrati territoriali) assegnati dalla Regione alle Province nell'ambito del Por Fers 2007-2013.
Nel dettaglio, 11 milioni 783 mila euro sono stati destinati alla Provincia dell'Aquila, 10 milioni 377 mila euro alla Provincia di Chieti, 6 milioni 334 mila euro a quella di Teramo e 5 milioni 851 mila euro a quella di Pescara principalmente per innovazione tecnologica e sviluppo del territorio. Il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha firmato le relative convenzioni con le quattro amministrazioni provinciali in qualità di Organismi intermedi del Programma, alla presenza del direttore degli Affari generali della Presidenza, Antonio Sorgi. Le Province erano rappresentate dai presidenti Guerino Testa (Pescara), Walter Catarra (Teramo) edEnrico Di Giuseppantonio (Chieti) e dalla vice presidente Antonella di Nino (L'Aquila).
INNOVAZIONE E COMPETITIVITA' - Tre gli assi di intervento interessati: l'ASSE I "R&ST, Innovazione e Competitività: quota parte dell'Attività 2.1 "Sostegno a programmi di investimento delle PMI per progetti di innovazione tecnologica, di processo e della organizzazione dei servizi"; l'ASSE IV "Sviluppo territoriale": Attività 2.1. "Valorizzazione dei territori montani" e l'ASSE V "Assistenza Tecnica": quota parte delle risorse dell'Asse per l? Assistenza Tecnica degli Organismi Intermedi.
SOLDI GESTITI MALE - Il Presidente della Regione, proprio in relazione alla spesa dei fondi europei, ha ribadito che "alla data del 31 dicembre scorso, la Regione Abruzzo ha speso il 30 per cento in più di quello che avrebbe dovuto spendere per evitare il disimpegno automatico dei fondi da parte dell'Unione europea. Il che testimonia, al di là delle errate ricostruzioni giornalistiche di un quotidiano nazionale che, oltretutto, abbiamo prontamente smentito, - ha aggiunto - la volontà di accelerare il più possibile l'erogazione di queste risorse". E' vero che c'è stato un aumento nella capacità di spesa delle risorse messe a disposizione dell'Europa, ma ciò che non piace sono le metodologie di valutazione dei progetti d'impresa e la tempistica infinita della gestione delle pratiche. E' noto infatti che, tra la presentazione /realizzazione della domanda di contribuzione e l'effettiva erogazione della misura, trascorra un tempo di quasi un anno: almeno 9/10 mesi. Francamente è troppo e spesso, proprio la lentezza e le lungagini della burocrazia, mettono in difficoltà gli stessi imprenditori che chiedono solo di poter investire.
Marco Beef