“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ma che cavolo dici, Ministro?
A L'Aquila la ricostruzione "zoppica": le case sono ancora distrutte. Chiodi: «Il NYT riporta una grande verità»
BASITI. Certe volte c'è da rimanere basiti di fronte a certe dichiarazioni. Ma non perchè siano assurde. Semplicemente perchè è molto difficile riuscire a capire chi è che dica la verità e chi invece spari solo corbellerie. Prendete la ricostruzione dell'Aquila: da un lato c'è un ministro che sostiene che stia andando tutto a gonfie vele, dall'altro un prestigioso quotidiano americano (dunque al di sopra di ogni sospetto) che invece afferma l'esatto contrario. Ma, come nostro solito, procediamo con ordine e cerchiamo di analizzare meglio la questione.
FABRIZIO NON TIRA I REMI IN BARCA. Il ministro della Coesione territoriale, Fabrizio Barca, è ormai di casa all'Aquila. Si fa infatti vedere spesso nel capoluogo regionale, e d'altronde non potrebbe essere diversamente visto che è stato delegato dal premier Mario Monti a seguire da vicino la ricostruzione della città abruzzese. Ebbene, intervenendo al convegno Ocse sul tema 'Costruire regioni resistenti dopo un disastro naturale: Abruzzo 2030', Barca ha asserito che la ricostruzione dell'Aquila e dei Comuni vicini dopo il terremoto del 6 aprile 2009, che ha inizialmente vissuto una fase di "stallo", dalla fine del 2011 "vede un'accelerazione, e ben più della metà delle 67mila persone rimaste senza tetto hanno fatto ritorno alle proprie abitazioni".
E IL NEW YORK TIMES? Non è tutto. Nel 2012, ha sottolineato Barca, i cantieri sono raddoppiati, e presto arriveranno fondi per i centri storici. Ora: non è la prima volta che Barca si lancia in proclami carichi di ottimismo, e questo - per carità - ci fa piacere. Ma allora come la mettiamo con il noto giornale statunitense New York Times, che ha invece duramente criticato la ricostruzione dell'Aquila, affermando che il terremoto abruzzese dovrà essere da monito per New York colpita dall'uragano Sandy e adesso alle prese, a sua volta, con la ricostruzione? Si tenga presente che l'allarme è stato lanciato dal critico d'arte Michael Kimmelman, che ha seguito da vicino le vicissitudini degli aquilani e dunque sa bene di cosa parla. Abruzzo Independent una risposta non sa darla, e allora prova a chiederla a chi - crediamo - ne sa qualcosa in più di noi: Massimo e Stefania, chi ha ragione e chi torto? Chi sta dicendo le bugie e chi no? Illuminateci, please.
Marco Sette