“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ma arriva l'endorsement di Legnini sul Faraone?
Luciano D'Alfonso divide o unisce il centrosinistra? In vista delle regionali non c'è convergenza nella sfida a Chiodi
Mentre il centrodestra ha già deciso. Compatti. Alfaniani, berlusconiani, falchi, colombe e tutto lo zoo appoggerano la candidatura del governatore uscente, Gianni Chiodi, alle elezioni regionali del 25 maggio. Tra i Dem - ma guarda un pò? - l'incertezza regna sovrana. Luciano D'Alfonso detto "Il Faraone", l'uomo che non ha mai perso una elezione nemmeno quando andava a scuola, è certamente il nome più gettonato. Naturalmente, è anche quello che più divide il centrosinistra. Come mai?
Nel sempre litigioso Partito Democratico, paragonabile alle sorgenti del Mekong tanto è pieno di correnti, ruscelli ed altri alvei fluviali, c'è una legge non scritta ma ben nota: non si ama la sa troppo lunga. E, D'Alfonso non è certamente un burattino di qualcuno. Se è al potere comanda e lo fa col suo stile, notoriamente debordande, che travolge e affonda persino chi gli sta al fianco. T
E, poi? Come mai non è ancora arrivato l'endorsemente del sottosegretario alla presidenza del consiglio Giovanni Legnini, eminenza grigia e voce autorevole dei vecchi Ds? Non è che forse, per caso, sarà proprio l'avvocato teatino a decidere per la discesa in campo all'ultimo secondo e sedare le tante "correnti" interne al Partito Democratico? Il Giudice delle Leggi. la Corte Costituzionale, che ha "misteriosamente" bocciato, dichiarandolo incostituzionale, il Porcellum, la legge elettorale che porta il nome di Roberto Calderoli, potrebbe infatti avere fornito un formidabile assist al politico di Roccamontepiano.
Ultima considerazione sulla vicenda Aca, che ha portato alla nomina dell'avvocato Di Baldassarre, sostenuto da un accordo bipartisan tra centrodestra e "Partito dell'Acqua". D'Alfonso si è visto bruciare il suo "cavallo" Massimo Papa e questa cosa non è piaciuta affatto all'ex sindaco di Pescara. Staremo a vedere. Non è escluso neppure che si candidino entrambi. Allora sì che ne vedremo delle belle.
Marco Le Boeuf