“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Ma a che serve il Sottosegretario alla presidenza della Giunta?
Polemiche intorno a quella che D'Alfonso ha definito "una figura paritetica". Marcozzi (M5S) e Chiodi (FI) attaccano il Faraone. E D'Alessandro si difende
D'ALFONSO: "SARA' UNA FIGURA PARITETICA". Il governatore D'Alfonso è intervenuto nella seduta del consiglio regionale che ha discusso la riforma dello Statuto. Parliamo della modifica dell'articolo 44 e dell'introduzione dell'articolo 46 bis, che istituisce il Sottosegretario alla Presidenza della Giunta. Una figura che per il Faraone "deve essere dotata di una straordinaria pariteticita' all'interno del governo regionale. Deve avere un vincolo di grande fiducia con il presidente, ma anche con l'intera componente governativa e deve avere tutte le prerogative e le condizioni per operare al meglio. Perchè la riforma nazionale ha ridotto il numero degli assessori e dei consiglieri regionali ma non ha affatto ridotto la complessita' delle competenze regionali e la complessita' della societa'. Da qui la nostra idea di governo: un Sottosegretario, che sia un consigliere regionale e che non produca ulteriore spesa a carico del bilancio regionale".
MARCOZZI: "NON CI STIAMO A FARE DA CAVALLO DI TROIA". E il capogruppo del M5S, Sara 'Barbie' Marcozzi, non ha perso tempo nel dire la sua sulla proposta di modifica dello Statuto: "Il M5S non ci sta a fare da cavallo di Troia per l'istituzione della figura del sottosegretario alla Presidenza della Giunta. La proposta di legge originariamente spacciata come "inclusione delle opposizioni" e istitutiva di un nuovo segretario all'interno dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e' diventata, in Commissione, tutt'altro: istituzione del Sottosegretario alla Giunta e la possibilita' discrezionale e indiscriminata di convocare Giunte itineranti, di fatto, istituendo e legittimando una continua campagna elettorale. Il M5S ha rinunciato al posto-contentino di Segretario nell'Ufficio di Presidenza ritirando gli emendamenti, ed esprimendosi contro l'istituzione del sottosegretario. Altre sono le riforme che occorrono agli abruzzesi: vedremo come si comporteranno maggioranza e centrodestra sulla discussione e votazione della pdl presentata dal M5S sul dimezzamento degli stipendi dei consiglieri".
CHIODI: "SI VUOLE SISTEMARE CAMILLO D'ALESSANDRO". "E' chiaro che D'Alfonso vuole modificare lo Statuto della Regione Abruzzo per "sistemare" Camillo D'Alessandro, per ritagliargli un ruolo nell'esecutivo e affidargli alcune deleghe come Trasporti e Infrastrutture che il Presidente si e' tenuto per se', superando il limite di sei assessori che impone lo Statuto. D'Alessandro verrebbe ad essere a tutti gli effetti il settimo assessore in quanto partecipera' ai lavori della giunta e avra' gli stessi impegni degli altri assessori". Lo dichiara l'ex 'governator' Gianni Chiodi (Forza Italia), puntualizzando: "Tale figura non e' prevista dalla Costituzione e non ne vedo la necessita' di istituirla in Abruzzo. D'Alessandro e' gia' un Consigliere regionale e se vorra' essere utile alla comunita' abruzzese potra' farlo anche senza ulteriori incarichi. D'Alfonso ha gia' sei assessori, un direttore generale, un sottosegretario alla presidenza, 6 direttori regionali e un'ottantina di dirigenti oltre che uno staff di presidenza, stretti collaboratori scelti da lui proprio "per l'ascolto e la vicinanza alla gente abruzzese", quindi non ha bisogno di creare una poltrona in più".
D'ALESSANDRO: "RUOLO DI FIDUCIA". Alla fine D'Alessandro, dopo la votazione in prima lettura della modifica dello Statuto, che ha introdotto la figura del Sottosegretario, ha replicato a Chiodi: "La figura di Sottosegretario ha un ruolo preciso: quello di lavorare, nessun onore, dunque, ma solo oneri. E' una figura strettamente di fiducia del Presidente della Giunta, che puo' essere delegato a seguire materie, senza percepire alcuna indennita' e senza produrre costi aggiuntivi per l'Ente regionale. So bene che Chiodi non e' abituato a questo modo di lavorare, mi dispiace per lui. Certo, da chi ha guidato la Regione per 66 mesi ci si aspetterebbe altro profilo, altre argomentazioni, ma purtroppo chi non le ha non ne puo' disporre".
Gli Indipendenti