“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Luigi Di Maio: "Conosco Rita Bernardini, è una persona che apprezzo"
Il vicepresidente della Camera dei Deputati si espone a favore del segretario del Partito Radicale. Il 27 ottobre il Consiglio regionale la eleggerà Garante Detenuti Abruzzo
GARANTE DETENUTI ABRUZZO: TUTTI CON RITA. “Rita Bernardini è stata deputata nella precedente legislatura, ho avuto modo di leggere dei suoi lavori legati agli sprechi della Camera dei deputati, la conosco per l’assiduità e professionalità in questo settore e ho avuto modo di apprezzare il suo lavoro, quindi è una persona che io apprezzo”, ha dichiarato a Radio Radicale il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, deputato del Movimento 5 Stelle e possibile candidato premier, interpellato sulla candidatura di Rita Bernardini al ruolo di Garante dei Detenuti della Regione Abruzzo. “Sulla questione delle carceri in generale”, ha detto Di Maio, “che le condizioni delle carceri e dei detenuti in Italia siano disumane lo dice ormai l’UE, che nel 2014 ci ha sanzionato”.
ELEZIONE 27 OTTOBRE. Martedì 27 ottobre il Consiglio regionale eleggerà la figura del garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale che è prevista dalla convenzione dell’Onu contro la tortura del 1987, firmata dall'Italia. In considerazione delle affermazioni rilasciate da praticamente l'intero panorama politico toccherà all'onorevole Bernardini, 63 anni, romana, segretario nazionale del Partito Radicale, ricoprire il ruolo di Garante dei Detenuti abruzzesi. Sulla sua nomina però pesa un sospetto, quello della candidabilità della stessa. "Sono un’'impresentabile' vera", disse la Bernardini lo scorso 29 maggio a poche ore dalle elezioni regionali ai giornalisti di Radio Radicale. "Infatti, per le condanne ricevute per le disobbedienze civili che da vent’anni porto avanti con il movimento radicale per la legalizzazione della cannabis, non posso candidarmi alle elezioni amministrative, regionali comprese. Alle politiche nazionali ed europee, invece, sono 'presentabile'. È la legge, bellezza". Alcuni candidati che hanno sollevato la questione legalità, sono già pronti al ricorso per far rispettare le regole che valgono per tutti, anche quando sono ingiuste come nel caso di Rita.
Redazione Independent