“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Luciano Assopigliatutti: Bracco accetta, Chiodi forse anche no
Il Faraonico diavolo tentatore usa le armi migliori per dividere et imperare. Noi di #AI l'avevamo previsto anni fa
INCREDIBILE MA VERO. Quello che è successo in Consiglio Regionale non ci stupisce affatto. Anzi è la conferma di ciò che, circa due anni fa, scrivevamo sul nostro Abruzzo Independent. Nell'articolo dal titolo Imagine su Chiodi-D'Alfonso , che all'epoca venne bollato dall'allora governatore come fantapolitica, ipotizzavamo qualcosa che in parte è realmente successo.
A Leandro Bracco, eletto nelle file del M5S Abruzzo, infatti il presidente della Giunta Regionale Luciano D'Alfonso ha offerto la delega alla Cultura. E questi ha accettato. "Nessuno si e’ venduto e nessuno si vendera’", ha specificato il piemontese giornalista Bracco. "Ho semplicemente ritenuto - continua la sua nota - opportuno ma soprattutto utile alla collettivita’ accettare un incarico di notevole rilevanza rimanendo con orgoglio in minoranza".
Ma la "campagna acquisti" in chiave politica del Faraonico d'Abruzzo non finisce mica qui. Nel mirino ci sono anche il commercialista teramano Gianni Chiodi, a cui vorrebbe affidare la Contabilità della Ricostruzione post-terremoto, ed anche il commercialista teatino Mauro Febbo, consigliere polemico di Forza Italia, al quale potrebbe rinnovarsi la delega all'agricoltura.
I più maligni sostengono che ci sarebbe anche un altro cinquestelle pronto a guadare il fiume, chissà che non c'azzecchiamo anche questa volta: noi di #AI, però, ribadiamo che di politica non ci capiamo nulla.
Marco le Boeuf