Loro al Vinitaly mentre crolla il Castello di Roccascalegna, simbolo dell'Abruzzo

Il maltempo esalta la mala gestio della nostra povera regione. Frane, smottamenti, evacuazioni, case distrutte: adesso anche i luoghi sacri

Loro al Vinitaly mentre crolla il Castello di Roccascalegna, simbolo dell'Abruzzo

LORO AL VINITALY, L'ABRUZZO CADE A PEZZI. Mentre i nostri politici (quasi al gran completo) sono impegnati nella delicatissima missione fieristica del Vinitaly 2015 a Verona, il nostro povero Abruzzo flagellato da giorni e giorni di maltempo, oltre che dall'incuria nella tutela dei nostri tesori e del nostro territorio, sta letteralmente cadendo a pezzi.

Non si contano ormai i danni provocati da frane, smottamenti, movimenti fangosi del terreno: milioni di euro chiesti praticamente da quasi ciascun comune abruzzese ma che, difficilmente, troveranno ristoro dal Governo.

Ieri sera dieci famiglie di una frazione a Ripa di Civitella del Tronto sono state costrette all'evacuazione dalla Protezione Civile a causa di una frana che avanza in modo rapido e che coinvolge ben cinquanta ettari di bosco composto da querce secolari.

Questa mattina l'apogeo della tragedia, anche se le avvisaglie risalgono ad alcuni giorni fa. Uno dei simboli del nostro Abruzzo, il fiabesco castello di Roccascalegna, costruito nel XIII secolo quando ancora non esisteva la Provincia di Chieti, potrebbe crollare perchè ancorato a strapiombo su uno sperone di roccia arenaria che si sta rapidamente sgretolando.  Lo sperone di roccia su cui poggia l'angolo sud della Chiesa medievale di San Pietro, nel complesso storico del castello, si è staccato dal costone precipitando a valle.

 

L'allarme è stato lanciano alle autorità. Nell'edizione odierna dei TG3 la giornalista Rai Celeste Acquafredda si è occupata del destino di questo meraviglioso edificio di origine longobarda nella speranza che si riesca ad impedire che il disastro possa realizzarsi.

Il Castello romanico di Roccascalegna ha resistito per secoli tramandandoci la nostra storia e le nostre leggende, compresa quella dello Jus Primae Noctis secondo la quale il barone del castello, Corvo de Corvis, nel 1646 pretese di far valere questa norma per tutte le donne novelle spose del paese.

Non sappiamo se si tratti effettivamente della verità e nemmeno ci preme troppo saperlo: quello che conta, invece, è che il castello di Roccascalegna resti lì dov'è, esattamente come ce l'hanno consegnato i nostri avi.

Marco Beef