“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Lo stile shabby chic per arredare: che cos’è e come si ottiene
Nel mondo dell’arredamento é uno degli stili più conosciuti ed apprezzati. Nell’articolo alcuni consigli sul gusto e sui mobili più adatti
Lo stile shabby chic, nel mondo dell’arredamento, è uno dei più conosciuti e apprezzati. Si tratta di una proposta che vuol coniugare l’eleganza con un aspetto logoro e invecchiato, dimostrando come anche degli arredi usurati possano risultare raffinati e piacevoli. Entrando più nel dettaglio, questo stile di interior design prevede che gli arredi, gli accessori e i mobili si mostrino come invecchiati: più usurati sono i dettagli e più l’anima shabby viene rappresentata. Proprio per questo motivo i mobili shabby possono essere molto versatili, cioè di qualunque materiale e di ogni età, anche se poi l’effetto complessivo può essere altamente variabile. Anche i mobili moderni e laccati, per esempio, si prestano a essere shabbati senza eccessive difficoltà.
Come trovare i mobili shabby chic migliori
Ma come si fa a capire se un mobile shabby chic è di qualità o meno? In generale il consiglio è di privilegiare gli arredi che presentano molti intarsi, quasi a rievocare il passato. In questo modo, per altro, la loro superficie può far attecchire con facilità l’effetto delle vernici pastello, quasi polveroso. È come se gli oggetti vecchi potessero trovare, per mezzo dello stile shabby chic, una seconda vita e nuove possibilità. Così, mobili magari destinati a essere dimenticati in qualche soffitta o in qualche mansarda possono essere utilizzati con successo e riscuotere un notevole apprezzamento.
Le caratteristiche più interessanti dello stile shabby chic
Quando si vuole ottenere o trasformare un mobile shabby chic è necessario tenere conto anche dello stile di partenza dell’arredo in questione. In linea di massima devono essere prediletti gli elementi che presentano una grande quantità di lavorazioni, che possono essere intarsi, fregi e bugni. Questi, per altro, potrebbero perfino essere considerati kitsch allo stato naturale, per poi trasformarsi in maniera piacevole grazie alle tonalità cromatiche shabby chic.
Come si ottiene lo stile shabby chic
Viceversa, non possono essere adattati con facilità allo stile shabby chic i complementi di arredo moderni o che hanno un design lineare. Certo, nulla vieta di cimentarsi in questo tentativo, ma in ogni caso l’effetto conclusivo sarà diverso da quello che può scaturire se si fa riferimento a mobili che presentano delle cimase, delle modanature, delle stondature, e così via. In effetti, a volte con un mobile particolarmente lavorato è sufficiente colorarlo di bianco per ottenere un risultato gradevole, specialmente se lo si accosta ad accessori di piccole dimensioni come per esempio una gabbietta o una candela. Anche un semplice tessuto di lino può essere sufficiente per trasformare l’ambiente.
Dove trovare prodotti shabby chic
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Alle origini dello stile shabby chic
La Gran Bretagna è la patria dello stile shabby chic, che è nato nelle eleganti e ampie case di campagne immerse nella natura inglese. In tutte le abitazioni signorili erano presenti elementi come carte da parati e lampadari di grandi dimensioni, ma anche tende candide, pitture antiche e divani chintz usurati. Si può notare, in effetti, una certa identità di caratteri fra gli arredi d’epoca e lo stile shabby chic, così come non mancano richiami allo stile vittoriano. Quel che realmente differenzia lo shabby chic dagli altri stili di arredamento, in ogni caso, è il suo carattere eccentrico con una dimensione glamour. Anche lo stile di interior design svedese è una fonte di ispirazione per lo shabby chic, e lo stesso discorso vale per lo shakers americano e quello francese riconducibile ai castelli della Loira.