“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Lo stemma dell'Abruzzo sta per essere messo in soffitta
Il vessillo suddiviso in tre fasce di colore, verde e azzurro, rappresentanti le vette innevate e le colline e il mare verrà sostituito col l’immagine del Guerriero di Capestrano
Avete presente lo stemma della Regione Abruzzo quello con lo scudo sannitico stilizzato? Ebbene sta per andare in pensone. Per il Consiglio Regionale esso non è più rappresentativo dell'Abruzzo. Quello stemma suddiviso in tre fasce di colore bianco, verde e azzurro, rappresentanti, nell’ordine, le vette innevate, i boschi e le colline ed il mare è obsoleto e sarà presto sostituito dall'immagine del Guerriero di Capestrano la cui statua si trova nel museo della Civitella a Chieti. Lo prevede un progetto di legge del Consiglio Regionale dell’Abruzzo condiviso da tutti i gruppi sia di maggioranza che di opposizione e che, presumibilmente, sarà approvato nella prossima seduta del Consiglio Regionale. Perchè, secondo il Presidente Sospiri, l'Abruzzo è una delle poche regioni a non avere nel suo stemma un "elemento simbolico distintivo". Grazie al progetto di legge regionale finalmente noi abruzzesi avremo uno stemma che ci contraddistingue veramente e che attendevamo da tanto tempo. I soliti disfattisti pensano invece che in Abruzzo non abbiamo bisogno in questo momento di un nuovo stemma, ma piuttosto di provvedimenti strutturali per contrastare i mali cronici della nostra regione come la "mala sanita", di cui le cronache parlano quotidianamente, la disoccupazione e la deindustrializzazione. E questo perchè ignorano la portata storica del cambiamento del vecchio stemma risalente addirittura al 1986