“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Lo dici solo adesso?
Dopo oltre 4 anni dal terremoto Berlusconi si accorge che «L'Aquila è emergenza nazionale». Ma al Governo chi c'era?
TERREMOTO. BERLUSCONI: «L'AQUILA EMERGENZA NAZIONALE». Silvio Berlusconi entra a gamba tesa nella vicenda del finanziamento della ricostruzione di L'Aquila già oggetto di ferocissime polemiche culminate nella cosiddetta "protesta del tricolore", cioè la fascia da Primo Cittadino restituita al Presidente Giorgio Napolitano dal sindaco Massimo Cialente. «La - ricostruzione dell'Abruzzo - ha spiegato il leader del Pdl - è una emergenza nazionale e il rifinanziamento deve avvenire seriamente, non con pochi milioni di euro l'anno, ma con almeno 1 miliardo di euro l'anno come abbiamo ripetuto al Premier all'atto stesso della costituzione del Governo». Insomma per il Popolo delle Libertà la ricostruzione del Capoluogo d'Abruzzo è una priorità peccato però che in questi ultimi anni sia stato proprio il centrodestra, con Berlusconi premier, ha governare il Paese ed a decidere le sorti di L'Aquila.
PEZZOPANE ACCUSA: «VENGA IN SENATO A DIRLO». L'uscita del Cavaliere non è piaciuta alla senatrice, oltre che assessore alla Cultura del Comune di L'Aquila. «A Berlusconi rispondo: invece di parlare e basta, venga in Senato, dove è stato eletto, e dove si sta esaminando il decreto emergenze che riguarda anche la ricostruzione dell'Aquila e del cratere. Se alle sue parole di allora fossero seguiti i fatti, non saremmo nelle condizioni attuali. Certo che si tratta di una priorità nazionale, è dal 6 aprile del 2009 che lo diciamo. Ma non bastano i comunicati stampa, bisogna sporcarsi le mani e fare quello che si dice». Queste le parole Stefania Pezzopane all'attuale "collega" senatore oltre che "alleato" nel Governo Letta.
Marco Beef