Licenziati in tronco

Dramma occupazione. La Technolabs manda a casa 30 lavoratori. Tanta solidarietà ma pochi fatti

Licenziati in tronco

L'AQUILA. TECHNOLABS LICENZIA 30 OPERAI. Trenta lavoratori Technolabs, azienda leader nello sviluppo e vendita di hardware per networking da tempo in crisi, si sono visti recapitare nei giorni scorsi le lettere di licenziamento. Ormai non si contano più i casi simili nella provincia di L'Aquila, già alle prese con il dramma della ricostruzione che stenta a ripartire. Sulla questione sono intervenuti il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente e l’Assessore Stefania Pezzopane. «E’ davvero inaccettabile – hanno dichiarato - che l’azienda in maniera unilaterale abbia fatto una scelta così devastante per il territorio. Vogliamo incontrare l’Azienda assieme alle altre Istituzioni ed alle organizzazioni sindacali, con la massima urgenza perché questo laboratorio, ricchezza per il nostro territorio, non subisca la perdita di ben trenta lavoratori e, come sospettiamo, la cassa integrazione per altri. Sarebbe un  indebolimento certo non solo sotto l’aspetto occupazionale ma anche un indebolimento della qualità della ricerca, con il conseguente rischio della perdita di mercato». Parole già sentite ma che, finora, non hanno prodotto alcunchè. Poichè se le aziende hanno intenzione di chiudere diventano inutili anche i fondi messi a disposizione come i 15 milioni di euro per L’Aquila Smart City ed 100 milioni di euro per la ricostruzione economica e produttiva del territorio. 

 

PELINO: «FARE CHIAREZZA». L'on. Paola Pelino (Pdl), che ha partecipato all'incontro di questa mattina, d’accordo con le parti sociali e le istituzioni ha detto che, possibilmente la prossima settimana, «bisognerà istituire un tavolo con la proprietà, alla quale si chiederà un piano di produzione, ma anche di fare chiarezza su questa azione così incisiva. Bisogna salvaguardare –- ha aggiunto l'’on Pelino -– una realtà che è un onore non solo per la nostra area, ma per tutto il mezzogiorno». L'obiettivo, dunque, è quello di convocare la proprietà della Intecs a un tavolo per meglio definire il futuro dei lavoratori.

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