“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Legnini vuole il voto
Per il senatore teatino la situazione è insostenibile: «cambiare la legge elettorale e votare a Novembre»
IL SENATORE LEGNINI VUOLE IL VOTO - Il senatore del Pd, Giovanni Legnini, è tornato a parlare della difficile situazione economica, in cui versa l'Italia, e delle possibili strategie per uscire fuori dalla crisi. La sua è un'analisi lucida dello status quo (mercato, spread, insoddisfazione popolare) ed il giudizio sul Governo Monti, alle prese con le politiche di risanamento dei conti pubblici, pur essendo complessivamente positivo, va inquadrato nel contesto macroeconomico. «Oggi in commissione - scrive il legale teatino - abbiamo iniziato l'esame degli emendamenti al decreto sulla spending review nel tentativo di migliorarla e di rendere accettabile e più giusti i nuovi salassi per i governi territoriali e per la spesa sanitaria. Ciò mentre infuria una nuova tempesta finanziaria con lo spraed a 530 e la borsa a picco dopo la giornata nera di venerdi. Ricordo il clima di un anno fa tra luglio e agosto che era analogo a quello di oggi: allora avevamo un governo che fece due manovre non credibili, che non conseguivano il pareggio di bilancio, e un presidente del consiglio impresentabile in europa e nel mondo. Oggi il nostro presidente è stimato da tutti, in questi mesi abbiamo fatto tutto ciò che c'era da fare e anche di più, con un paese stremato da riduzione del pil e manovre di finanza pubblica. Si rafforza in me sempre di più il convincimento che solo un governo politico legittimato dagli elettori, aperto alle migliori competenze italiane, possa tentare l'ultima carta per tirare l'italia fuori dai guai, senza rinnegare quanto fatto in questi mesi ma cambiando più in profondità il paese e soprattutto uscendo dal circolo vizioso manovre-rececessione-spraed-nuove manovre e aggravamento delle condizioni sociali del paese. Penso quindi che una decisione consensuale per andare al voto a novembre cambiando entro i primi di settembre la legge elettorale sia la cosa più saggia da fare». Così è ... se vi pare!
Marco Beef