“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Le inchieste pescaresi "mare inquinato-balneazione" e "La City" col rito abbreviato
I guai giudiziari dei due sindaci di Pescara Marco Alessandrini e Luigi Albore Mascia. Udienza aggiornata al 17 novembre
MARE INQUINATO E COMPLESSO LA CITY: IL 17 NOVEMBRE SI CONOSCERANNO GLI SVILUPPI PROCESSUALI. Ci sono interessanti novità processuali nell’ambito del procedimento sul mare inquinato e su un divieto di balneazione ‘fantasma’ dell’estate 2015. I legali del sindaco di Pescara Marco Alessandrini e del suo ex vice Enzo Del Vecchio, accusati insieme al dirigente comunale Tommaso Vespasiano di concorso in omissione di atti d’ufficio, annunciano il ricorso al rito abbreviato. Stessa identica scelta prcessuale per l’ex sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e per l’ex assessore comunale Marcello Antonelli, che devono rispondere di concorso in abuso d’ufficio nel procedimento riguardante il complesso “La City”, che dovrebbe ospitare la nuova sede della Regione Abruzzo. I due procedimenti sono stati riuniti in quanto l’inchiesta sul mare inquinato ha preso il via da un’intercettazione telefonica svolta proprio nell’ambito delle indagini sulla vicenda “La City”. Il gup Gianluca Sarandrea ha aggiornato l'udienza al prossimo 17 novembre.
LE INDAGINI DELLA PROCURA. L'inchiesta sul mare inquinato sul divieto di balneazione "fantasma" ruota attorno alla rottura della condotta del depuratore che determino' lo sversamento in mare di 30 mila metri cubi di liquami e l'ordinanza del 3 agosto 2015. L'accusa sostiene che fu tardiva rispetto al momento in cui gli amministratori erano stati messi al corrente della non balneabilita' delle acque. Nell'inchiesta sul mare inquinato e sul divieto di balneazione "fantasma", Alessandrini, Del Vecchio e Vespasiano sono finiti sotto la lente dei sostituti procuratori Anna Rita Mantini e Mirvana Di Serio, per avere "omesso di emanare idonei provvedimenti amministrativi volti a tutelare la salute pubblica e ad impedire la pubblica balneazione di quel tratto costiero". Per quanto riguarda la City, gli imputati complessivamente sono quindici: oltre ad Albore Mascia e Antonelli, sono coinvolti nel procedimento, con l'accusa di abuso edilizio, l'imprenditore Marco Sciarra, legale rappresentante della societa' Iniziative Immobiliari Abruzzese; l'amministratore unico della societa' Imar Costruzioni, il costruttore Giovanni Pagliarone; il direttore dei lavori per le opere strutturali, l'ingegnere Carlo Galimberti; il direttore dei lavori architettonici, l'architetto Mario D'Urbano. Tra gli imputati, per abuso d'ufficio, anche una serie di dirigenti della Regione Abruzzo e del Comune di Pescara: Antonio Sorgi, Carla Mannetti, Gaetano Silverii, Emilia Fino, Pierluigi Caputi, Mario Pastore, Gaetano Pepe, Lanfranco Chiavaroli, Enrico Iacomini. Al centro dell'indagine c'e' la variazione di destinazione d'uso deliberata dalla giunta Mascia.
Redazione Independent