Le "Furie Rosse" salutano la Serie A: si retrocede in B con tanta amarezza

A Forlì si è consumato il film di un’annata decisamente sfortunata per la Proger Chieti del presidente Di Cosmo. L'analisi di Stefano Tortoreto

Le "Furie Rosse" salutano la Serie A: si retrocede in B con tanta amarezza

IL SOGNO SVANISCE NEL TERZO QUARTO, LE FURIE SALUTANO LA SERIE A. FORLI’ VINCE 91-83. Oggi a Forlì si è consumato il film di un’annata decisamente sfortunata per le "Furie Rosse" del presidente Di Cosmo, al quale vanno incondizionatamente tutti i ringraziamenti del caso, per quanto donato in questi dodici anni alla Città di Chieti in maniera del tutto spontanea ed appassionata. E’ giusto partire proprio da questo punto per riassumere una stagione sfortunatissima, dettata da due infortuni gravi occorsi a due giocatori fondamentali delle Furie, ai quali vanno aggiunti i vari acciacchi sopportati in maniera del tutto professionale dai vari Allegretti, Fallucca & Co. Si retrocede in serie B con tanta amarezza, dopo gli sforzi fatti per allestire in estate un roster di livello superiore al campionato precedente, roster che aveva tutte le carte in regola per arrivare in una zona della classifica dignitosa e che, causa sfortuna, presunzione ed incompetenza di qualcuno, è arrivata alle sabbie mobili dei playout in condizioni mentali pressochè residue. I ragazzi di coach Di Paolo hanno provato in tutti i modi a portare la serie finale al PalaLeombroni per gara 5 ma, complici alcune letali distrazioni, sempre a ridosso della terza frazione di gara, hanno dovuto arrendersi ad una Unieuro più organizzata, più squadra, più compatta, che non ha perso la testa nei momenti topici di gara 3 e gara 4. E senza ombra di dubbio, possiamo tranquillamente affermare, con leggere varianti tecniche, che la gara di oggi è stata quasi la fotocopia della partita di venerdì scorso, con le Furie ad affermare la propria personalità nelle prime due frazioni, per poi perdere la testa e la lucidità nel fondamentale terzo quarto. Quella di oggi, nei primi due quarti, è stata una partita piacevolissima, le due squadre si sono date battaglia con percentuali altissime al limite della perfezione, nonostante l’impostazione delle due difese a tratti granitiche da entrambe le parti. Tanto i padroni di casa quanto le Furie di coach Di Paolo hanno dato vita ad una gara che non sembrava affatto uno spareggio playout, esprimendo un’elevatissima qualità di gioco, almeno nei primi due quarti; qualche nervosismo di troppo, unitamente a degli episodi non proprio limpidi, hanno macchiato il terzo quarto di quel carattere che è poi mancato in dirittura d’arrivo, visto che i padroni di casa hanno risolto tutto al ritorno in campo dopo il riposo lungo. La chiave odierna è rappresentata dalle 5 triple a 0 realizzate dai forlivesi nel terzo quarto, quasi tutte scaturite da un ottimo giropalla, che ha letteralmente affondato le speranze teatine. Nonostante un grandissimo Chris Mortellaro nei primi due quarti ed il solito grandissimo Trae Golden supportato dal solito ‘mastino’ Matteo Piccoli, Forlì ha avuto la meglio perché ha trovato punti pesanti dalla panchina unitamente ad una maggiore compattezza di squadra che è riuscita, nonostante i 32 punti finali di Golden, a metterlo sempre in difficoltà con i raddoppi difensivi, che spesso hanno prodotto palle perse e nervosismo in casa Furie. Ma continuare a parlare della partita odierna sarebbe inutile, ci sarebbe piuttosto bisogno di analizzare le scelte scellerate da parte di qualcuno, sicuramente non all’altezza della categoria, che verranno esaminate prontamente nei prossimi giorni. Il 31 maggio è la data cruciale per le sorti delle Furie, vista la scadenza impellente per l’iscrizione al prossimo campionato. Da questa redazione ci auguriamo con tutto il cuore una perseveranza del presidente a non mollare le redini in questo momento così triste e difficile, confidando oltremodo in una dirigenza che ha mostrato segni di visibile cedimento in momenti di oggettiva difficoltà. Ai giocatori va solamente un grande ringraziamento per quanto espresso in un campionato irto di difficoltà, prova ne è il tabellone del playoff con Tortona unica squadra ancora in vita del girone ovest. E’ caduta Biella dopo aver dominato la regular season, con Legnano e Mantova a fargli compagnia. Può cadere anche la Proger Chieti, nonostante avesse avuto il fattore campo a favore per entrambe le serie dei playout e nonostante abbia fatto tremare le V nere, Mantova, Roseto e tante altre. L’importante è credere che questa sia una realtà ed una retrocessione non potrà mai scalfirla. Grazie Presidente, non mollare mai!!! Grazie ragazzi, onore a voi!!!

Unieuro Forlì - Proger Chieti 91-83 (28-22, 19-24, 27-11, 17-26)

Unieuro Forlì: Johnson 20 (3/6, 4/7), Adegboye 19 (3/5, 0/1), Amoroso 14 (4/6, 1/1), Ferri 10 (0/1, 2/5), Rotondo 10 (2/2, 1/1), Castelli 7 (1/1, 1/3), Bonacini 4 (2/4, 0/2), Paolin 4 (2/2, 0/1), Pierich 3 (0/0, 1/2), Ravaioli 0 (0/0, 0/0), Del Zozzo 0 (0/0, 0/0)

Tiri liberi: 27 / 37 - Rimbalzi: 23 4 + 19 (Rotondo, Castelli 5) - Assist: 7 (Amoroso 2)

Proger Chieti: Golden 32 (6/10, 3/5), Mortellaro 16 (8/10, 0/0), Sergio 9 (2/2, 0/3), Fallucca 8 (2/4, 1/2), Davis 7 (2/3, 1/3), Piccoli 5 (1/3, 1/2), Zucca 3 (1/1, 0/0), Turel 2 (1/1, 0/1), Venucci 1 (0/2, 0/0), Allegretti 0 (0/1, 0/0)

Tiri liberi: 19 / 23 - Rimbalzi: 22 3 + 19 (Golden 8) - Assist: 12 (Golden 5)

LE PAGELLE

Trae Golden 7: come sempre, da gran campione, soffrendo i raddoppi di marcatura forlivesi, legge bene la gara distribuendo grandissimi assist a Mortellaro. Difficile vederlo falloso e nervoso in campo, questa sera ne commette quattro, di cui uno antisportivo (inesistente). Chiude la partita comunque con 32 punti e percentuali stellari.

Chris Mortellaro 8: mattatore dei primi due quarti, va al riposo con 14 punti. Complice anche la stanchezza, viene limitato nella seconda parte della gara dall’ottima difesa forlivese.

Gigi Sergio 6: ha dato tutto quello che aveva di fronte al suo ex pubblico che lo ha applaudito più volte. Ottima la parte difensiva, un po’ meno la precisione al tiro. Ma è un bel segnale quello di aver ritrovato il capitano in questa serie di playout.

Matteo Fallucca 6: anche lui a mezzo servizio fisico, da’ il massimo per la causa. Sarebbe stato un fattore senza i guai muscolari che lo assillano da settimane.

Cade Davis 5: peccato non sia riuscito a ripetere la prova di gara 2, complice anche la difesa dei padroni di casa che gli impedisce ogni ricezione o tiro aperto.

Matteo Piccoli 7: è un grande, non molla mai e, quando è in campo, Forlì soffre e le Furie hanno una fluidità di gioco maggiore. Ottimo in difesa, avrebbe avuto bisogno di più aiuto nei cambi difensivi.

Dario Zucca 6: sempre presente e concentrato, prova a dire la sua con un canestro impossibile in avvitamento. Causa falli, esce presto dal campo.

Mirco Turel 5: gioca poco, entra tardi e non incide nel gioco delle Furie.

Mattia Venucci 5: anche Mattia gioca poco e rende poco, senza peraltro esser colpevole di niente.

Marco Allegretti sv: Pino Di Paolo prova ad inserirlo nello starting five ma la speranza dura pochissimo. Dopo pochissimi minuti di gioco torna in panchina e, anche quando rientra dopo il riposo lungo, non riesce ad incidere.

Pino Di Paolo 7: cambiare una squadra a livello psicologico in pochi giorni non è cosa da poco e lui ci è riuscito. Le partite le ha preparate per bene e le ha anche lette nella giusta maniera, ha solo trovato di fronte una squadra che, invece di uscire dalle sabbie mobili, respirava serenità da tutti i pori. Sarebbe quindi stato impossibile fare di più.

I Tifosi 10: pochi ma buoni, a Forlì si son fatti sentire eccome, anche in tv era impossibile non accorgersi che c’erano. Ripartiamo da qui.

Stefano Tortoreto