“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Lavoro, anche Belen va via?
Presentato il Piano industriale della Sixty: ancora tagli al personale. Preoccupa la situazione della Pilkington
CRISI OCCUPAZIONALE - Che la crisi economica si facesse sentire sul settore del tessile e dell'industria della moda era piuttosto evidente a tutti. Che tutto questo avesse delle enormi ripercussioni sul territorio della Val Pescara anche. Dunque, nessuna meraviglia all'indomani dell'annuncio dei vertici dell'azienda Sixty Spa di voler razionalizzare i costi procededendo a tagli del personale, in servizio presso lo stabilimento di Chieti. Si è parlato di 183 unità in meno, ma anche della volontà di rilanciare il marchio nel mercato nazionale ed internazionale. Unica consolazione è la misura della cassa integrazione straordinaria per quelle persone, uomini e donne, fuori dai progretti aziendali. Putroppo, l'emergenza occupazione è ormai conclamata. Dopo la Olit e la Burgo ecco un altro caso che metterà a dura prova le capacità di sopravvivenza di centinaia di famiglie abruzzesi.
LA PREOCCUPAZIONE DELLA POLITICA - Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in merito alla vertenza occupazionale della Sixty, ha dichiarato«E’ necessario che questo problema venga portato al più presto sul tavolo del Governo ed in tal senso ho intenzione di muovermi senza frapporre altro tempo per non rischiare di compromettere ulteriormente una situazione già di per se molto delicata e seria. La vicenda Sixty, come già quelle della Burgo e della ex Oliit, sono il segnale inequivoco di una assoluta emergenza sociale cui il governo nazionale e regionale sono chiamati a dare risposte immediate».
IL "CASO" PILKINGTON - A far discutere del problema occupazione è anche l'azienda Plkington di San Salvo. L'utile d'esercizio è in calo e la Nippon Sheet Glass ha preannunciato un piano che prevede un taglio di 3500 posti di lavoro nel mondo. Il piano di contenimento dei costi e' contenuto nel bollettino aziendale diffuso nei giorni scorsi e fa riferimento alla dichiarazione del 2 febbraio 2012 inoltrata alla borsa di Tokyo.
Marco B.