“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Lavoro: Gatti dà i numeri
L'assessore di Chiodi cita l'Istat: «Nel 2011 507mila lavoratori occupati». Ma a gennaio non lavorava 1/3?
UN'ANALISI CHE NON CONVINCE - Secondo quanto riportato dal comunicato dell'ufficio stampa della Regione l'Abruzzo, nel 2011, avrebbe resistito alla crisi occupazionale ed, addirittura, avrebbe registrato il miglior dato nazionale di incremento (in termini percentuali) della forza lavoro. Il dato a cui si riferisce parla di 494mila lavoratori occupati nel 2010 e dei 507mila del 2011: con un +2,7% di incremento, a fronte del +0,4% del dato nazionale e del +0,2% del Mezzogiorno. Tuttavia, come spesso accade con i dati e le analisi, le interpretazioni sono molteplici. Per quant riguarda il lavoro, il dato che ci sentiamo di comunicare è proprio quello che l'Istat ha divulgato nel mese di gennaio e relativo all'occupazione nella fascia dai 16 ai 35 anni (i cosiddetti "giovani"): ebbene, in questo caso, uno su tre non lavora (è inoccupato) ed al Sud (Abruzzo compreso) ci sono picchi che raggiungono anche il 50%. Dunque: di che numeri parla l'assessore regionale Paolo Gatti?
CRESCE L'OCCUPZIONE FEMMINILE - L'incremento, cui si riferisce il dato, riguarda la crescita delle donne abruzzesi entrate nel mercato del lavoro e che hanno portato nel 2011 la forza lavoro femminile a quota 200mila occupate. Anche il dato della disoccupazione nel 2011 migliora scendendo al 8,5% allineandosi quasi perfettamente al dato nazionale fissato all'8,4%. «La foto scattata dall'Istat - ha dichiarato l'assessore con delega al Lavoro Paolo Gatti - , al mercato del lavoro regionale del 2011, dimostra la capacità dell'Abruzzo, del suo tessuto imprenditoriale e sociale e delle sue Istituzioni, di aver saputo reagire bene al termine della prima recessione del biennio 2009/10. Oltre mezzo milione di abruzzesi sono occupati, di questi per la prima volta ben 200mila sono donne. Alcuni mesi fa, prosegue, avevamo salutato con soddisfazione il fatto di aver superato la soglia psicologica dei 500mila occupati, oggi registriamo con l'altrettanta soddisfazione la capacità di aver saputo consolidare quel dato. Sappiamo bene che la nuova fase recessiva nella quale l'Italia è entrata probabilmente porterà ad un peggioramento di questi dati nei prossimi mesi, ma oggi dobbiamo guardare con una positiva e serena consapevolezza questa foto che ci consegna un Abruzzo capace di resistere e crescere nelle finestre di opportunità che la crisi concede. Sappiamo inoltre, conclude Gatti, che in questi numeri sono conteggiati anche i cassaintegrati, ma il loro numero è minore rispetto al periodo più nero del 2010 e soprattutto sono la prova di una adeguata e positiva attività svolta insieme da Regione e parti sociali anche dal punto di vista delle politiche passive del lavoro. Donne, giovani, bonus assunzionali e incentivi alla nascita di nuove imprese: su queste direttrici, dimostratesi capaci di incidere sulla dinamica dell'occupazione, proseguiremo la nostra azione politica».
IL "GOVERNATOR" GIANNI CHIODI - Sulla questione è intervenuto anche il Presidente Gianni Chiodi. «Registriamo - spiega il "Governator" d'Abruzzo con moderata soddisfazione - questo dato ufficiale che fa dell'Abruzzo una delle regioni che resistono meglio sul versante della difesa dell'occupazione. Le Istituzioni, la Regione in primis, e le parti sociali, hanno saputo comprendere la necessità di far fronte comune in questa battaglia, e il tessuto imprenditoriale ha saputo mostrare coraggio cogliendo le tante opportunità di sostegno che la Regione ha messo a disposizione».
Redazione Independent