“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Lanciano: CasaPound raccoglie firme contro il circo con gli animali
iniziativa lanciata da "La Foresta che avanza" formazione ecologista di CasaPound Italia per chiedere al Consiglio Comunale il divieto di transito in città dei circhi che impiegano animali
Una raccolta firme per chiedere al consiglio comunale una delibera per impedire il transito in città dei circhi che fanno uso di animali per i loro spettacoli. E’ questa l’iniziativa lanciata da "La Foresta che avanza" formazione ecologista di CasaPound Italia a Lanciano. “La raccolta firme nasce a seguito dell’arrivo in città dell’ennesimo circo che propone ‘spettacoli’ con l’esibizione di animali - spiega Nico Barone, responsabile lancianese di Cpi, in una nota - Noi riteniamo che questa pratica non sia altro una barbarie: gli animali costretti ad esibirsi si trovano a vivere in condizioni incompatibili con il loro habitat naturale, spesso trattenuti con mezzi di costrizione, quali collari e catene, che sono autentici strumenti di tortura, e sottoposti ad uno stile di vita estremamente stressante, fatto di addestramenti brutali e continue esibizioni. Tutto questo assai difficilmente può essere definito una forma di intrattenimento: sicuramente non lo è per gli animali che la subiscono fino a morirne. Inaccettabile sul piano etico, il circo con gli animali non trova la sua giustificazione d’essere neanche sotto il profilo economico: celebri istituzioni circensi di profilo internazionale hanno dimostrato come sia possibile realizzare spettacoli di elevatissima qualità e grande successo commerciale ricorrendo esclusivamente ad artisti umani”.
“La raccolta firme, - continua Barone- che vedrà coinvolte anche altre associazioni (tra le quali spicca la "Di Monte - GAP Studio") attive sul territorio, sarà effettuata presso la nostra sede di Via Cavour 1 negli orari di apertura, le associazioni aderenti, i veterinari e presso i negozi per animali di Lanciano. Così sarà possibile ottenere anche per la nostra città una delibera che ne tenga lontani questi ‘baracconi ambulanti della sofferenza’, come già deliberato in molte altre città in tutta Italia”.
Redazione Independent