“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
Labor day USA senza politica
L'idea emerse in USA nel 1882, sulla spinta di un gruppo di carpentieri e di muratori. L'idea era di presentare un piatto di 24 ore diviso cosi': 8 ore di lavoro, 8 di ricreazione, 8 di riposo..
LABOR DAY USA SENZA POLEMICA. Da Labor day, per celebrare i risultati ottenuti dai lavoratori, a Labor Fun, per divertire il pubblico escludendo i sindacati e le parate politiche. Non il primo maggio come in molte nazioni del mondo, ma il primo lunedi di settembre per segnalare la fine dell'estate il ritorno al lavoro dopo il riposo estivo e il ritorno in classe degli studenti. L'idea del Labor day emerse in USA nel 1882, sulla spinta di un gruppo di carpentieri e di muratori. L'idea era di presentare un piatto di 24 ore diviso cosi': otto ore di lavoro, otto ore di ricreazione, otto ore di riposo. I datori di lavoro si ribellarono. Chi non voleva lavorare quel giorno, peccato: niente paga. Ma un po' alla volta la situazione cambio'. Alcuni datori di lavoro pagavano una giornata e mezza a chi si presentava quel primo lunedi di settembre. Altri addirittura licenziavano chi agiva a modo suo. Ci sono stati periodi di sciopero, senza tanto sucesso, cosi' ben presto il lavoratore americano capi' che versava una certa somma al sindacato senza ottenere i risultati sperati. Allora in molti decisero di trattare personalmente con le aziende. Sono passati 136 anni da quel focoso inizio. I sindacati non sono completamente spariti, pero' oggi il lavoratore puo' scegliere sulla base di quanto deve versare ogni mese e sulla scorta dei risultati ottenuti dal sindacato. Il primo lunedi di settembre, nel Maine celebrano la "fete du travail", a New York parate piene di folklore e di buon cibo italiano, a Knoxville,nel Sud, un enorme show di fuochi di artificio, in California "el dia del trabajo". Ogni Stato ha una sua preferenza. Tanta gente sale in aereo e va a passare il labor day nelle zone pacifiche del Pacifico dove tutto ma proprio tutto e' pacioso.
BENNY MANOCCHIA