La verità su Roberto Straccia

L'ARCHIVIAZIONE NON E' UNA RISPOSTA. Gli amici ed i famigliari vogliono la verità sulla misteriosa fine di Roberto Straccia, lo studente di 24 anni, originario di Moresco, un paesino in provincia di Fermo, tragicamente scomparso il pomeriggio del 14 dicembre del 2011, poi trovato cadavere, il 7 gennaio scorso, sulla scogliera del litorale di Bari. Le indagini della procura di Pescara, a cura del pubblico ministero Bellelli, non hanno mai fugato i dubbi circa le ultime ore di vita dello studente di economia, Che cosa gli è capitato quel giorno? L'ultimo fotogramma che ritrae Roberto Straccia in vita risale al pomeriggio del 14 dicembre, alle 14,32, mentre il ragazzo è intento a corrrere verso il Ponte del Mare, Lungomare Sud della città di Pescara, vestito con un giubbetto azzurro, i pantaloncini rossi della Adidas, le scarpe da tennis ed il berretto nero in testa. Dopodichè, il buio totale: l'indagine non è riuscita a spiegare cosa sia capitato dopo. Fu suicidio? Un incidente? Oppure, peggio, c'è qualcosa che non è ancora emerso? Possibile che quel giorno, a pescara faceva molto caldo ed il lungomare era pieno di gente, nessuno abbia visto quel ragazzo cadere in mare, forse dal Molo Nord oppure dal Ponte del Mare? E, poi, ancora: come ha fatto il cadavere a viaggiare per oltre 200 Km e superare le scogliere del Gargano, prima di finire a Polese? E' stato accertato dall'esame autoptico sul corpo, quasi saponificato, che il giovane sia morto per annegamento e che sul corpo non ci siano segni di violenza. Ma nei suoi polmoni è stato trovata una modesta quantità di acqua, oltre a delle tracce di piccolissime alghe che popolano il fiume di Pescara. Per non spegnere i riflettori su questa tristissima vicenda, che tanto ha appassionato l'Italia, è stata organizzata una fiaccolata a Pescara in memoria di Roberto Straccia per il 14 dicembre.

Redazione Independent