“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La "tristezza" di Cordoma
Il concerto di Venditti trasformato in uno show politico del Sindaco. L'accusa: comunista e antiberlusconiano.
LA TRISTEZZA DI CORDOMA - E' davvero molto triste notare che anche un semplice concerto deve essere trasformato dalla politica nell'ennesima sterile occasione per fare polemica. Ci riferiamo in questo caso al sindaco di Montesilvano, Pasquale Cordoma, che giovedì sera era beatamente e tranquillamente seduto in platea per seguire il concerto di Antonello Venditti al Palaroma. Un concerto con molti big tra il pubblico, visto che oltre a Cordoma abbiamo riconosciuto anche l'on. Paola Pelino e l'allenatore del Pescara Zdenek Zeman. Bene, che cosa è successo? Che Cordoma si è indignato per delle sciocchezze, che adesso esamineremo insieme come nostra consuetudine. Molto probabilmente, il primo cittadino ha equivocato alcune cose dette e fatte da Venditti durante il live. "Sono molto indignato per le parole espresse da Antonello Venditti durante il concerto che si è tenuto al Palaroma di Montesilvano - si legge in una nota - Non entro nel merito della canzone contro il presidente Berlusconi, anche se ritengo un atto incivile quello di bruciare le immagini delle persone, perché siamo in un Paese civile, che ha dei valori basati sul rispetto delle diverse opinioni". Alt, fermiamoci qui. A cosa si riferisce Cordoma? Ve lo spieghiamo noi.
IL BRANO E LE FOTO CONTESTATE - A un certo punto del concerto, Antonello Venditti ha cantato un brano che sui maxischermi è stato supportato, a livello visivo, dalle immagini di un fuoco che bruciava. Il pezzo successivo in scaletta era invece "La ragazza del lunedì", canzone dell'ultimo album che Venditti ha ironicamente dedicato all'ex premier Silvio Berlusconi. In contemporanea, sui vari maxischermi posizionati sul palco, è apparsa in più copie la stessa foto, cioè quella che ritrae Berlusconi con la famosa bandana bianca. Non ci vuole uno scienziato per capire che ci sia stato un errore (ricordiamo a Cordoma che quella di giovedì 1° marzo era una prova generale, e non una tappa vera e propria del tour, quindi i problemi tecnici erano dietro l'angolo) e che di conseguenza le fiamme virtuali utilizzate per la canzone precedente siano rimaste anche per quella successiva, cioè appunto la canzone su Berlusconi. A riprova di ciò che stiamo dicendo, facciamo notare al sindaco che, su quattro foto UGUALI di Berlusconi che venivano proiettate in quel momento sul palco, solo quella centrale aveva davanti a sè il fuoco, segno più che evidente di un errore tecnico. Se infatti Venditti avesse voluto comunicare ciò che secondo Cordoma è stato effettivamente comunicato, e cioè bruciare la foto di Berlusconi, avrebbe dovuto far apparire le fiamme davanti a tutte e quattro le foto, e non solo davanti a quella centrale, no? Ma forse Cordoma, che già qualche anno fa in un incontro pubblico criticò Francesco De Gregori fondamentalmente per motivi politici, non ha mai visto un concerto dei Pink Floyd o comunque di artisti che fanno un uso visivo (e non solo sonoro) delle canzoni. Altrimenti si sarebbe reso conto subito, come appunto abbiamo spiegato noi, che quel gesto di Venditti è stato solo un errore tecnico. Ci voleva tanto per capirlo?
VENDITTI CIALTRONE? - E veniamo al secondo punto: "Sono invece molto amareggiato per le parole espresse da Venditti, che ha definito gli italiani come “cialtroni" e soprattutto “le forze di polizia che non ci proteggono quando servono". Le stesse forze dell’ordine che giovedì sera hanno contribuito alla buona riuscita del concerto evitando incidenti e impegnandosi al massimo per l’incolumità pubblica. Non tolleriamo che le forze dell’ordine, dopo essere state apostrofate qualche giorno fa come “pecorelle” da facinorosi e teppisti, debbano oggi essere accusate in maniera strumentale in questo modo. Noi, io e la città, stiamo dalla parte loro". Anche in questo caso Cordoma ha preso un abbaglio. Tanto per cominciare, Venditti è più che libero di dire che "siamo un popolo cialtrone" (erano queste le esatte parole) perchè siamo in democrazia e ognuno può esprimere la propria opinione. Per quanto riguarda il giudizio sulle forze di polizia, non si può mettere l'esternazione di Venditti sullo stesso piano dei disordini scoppiati per la Tav: anche in questo caso è evidente che Antonello si riferisse ai problemi che Carabinieri e affini incontrano a causa dei tagli che hanno colpito anche loro. Il sindaco Cordoma non ha mai sentito parlare delle difficoltà che hanno le forze dell'ordine quando non riescono neanche a fare il pieno alle loro macchine, a causa dei tagli? Forse di "strumentale", per usare le stesse parole del sindaco, c'è stato solo questo infelice comunicato, con il quale si è trovato il pretesto per attaccare il "comunista" Venditti.
Nicola Chiavetta