“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La storia di Pierpaolo Mantini malato di cancro che aspetta giustizia
Il giovane venne licenziato dalla Cartiera Burgo dove lavorava dal 1998. Attende l'esito del ricorso della Corte d'Appello
LAVORO: LA STORIA DI PIERPAOLO MANTINI. Vuole giustizia il 37enne teatino Pierpaolo Mantini, ex dipendente della cartiera Brurgo, alle prese con una tristissima vicenda umana e professionale. Nelle sue parole c'è l'amarezza di quanto capitato fino a questo momento nella sua giovane vita. "Sono stato assunto - ci racconta via facebook - dalle Cartiere Burgo nel maggio 1998, ma a gennaio 2005 scopro ina notizia terribile: ero ammalato di cancro. Successivamente inizio ad avere una situazione lavorativa molto sofferta perché, pur essendo stato riconosciuto invalido al 100% e prima di essere licenziato, sono stato costretto a turni stressanti e a mansioni non compatibili con il mio stato di salute". Mantini per questa ragione si rivolse al giudice del lavoro di Chieti lamentando di aver iniziato a soffrire di una grave forma di depressione. Ma l'esito non fu quello sperato tanto che i legali del 37enne hanno deciso, d'acordo col loro assistito, di presentare appello alla sentenza di primo grado. "Sono le motivazioni - continua Mantini - che mi hanno lasciato senza parole. Il giudice ha ritenuto che non avevo subito alcuna lesione nella mia integrità psico fisica perché altrimenti si sarebbe dovuto verificare un aggravameno della mia patologia. Insomma, poiché trattasi di tumore, avrei dovuto morire per aver riconosciuto il danno patito". Adesso si attende la data dell'udienza della Corte d'Appello di L'Aquila dove verrà fatta chiarezza su questa vicenda che tocca l'anima.
Redazione Independent