“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
IL BOMBAROLO SFIDA LE AUTORITA' . Ennesimo capitolo, forse questo è quello più inquietante, nella vicenda di Roberto Di Santo, 58 anni, latitante da 6 giorni e ricercato da tutte le polizie d'Italia da lunedì scorso per aver messo un pericoloso ordigno all'interno di una palazzina abitata a Cepagatti. Poco dopo le ore 14e30, infatti, la sorella dell'artigiano originario di Roccamontepiano si è presentata nella sede dell'emittente radiotelevisiva abruzzese Rete8, a Chieti Scalo - dove, appunto, era stato localizzato il cellulare del fuggitivo - per consegnare un Dvd con l'intestazione "All'Emittente Rete8". Ma non finisce qui. Mentre i giornalisti erano impegnati a visionare il contenuto del messaggio - che annuncia azioni ancora più eclatanti - ecco che qualcuno si accorge di un uomo in bici che passa davanti alla sede, vicina allo stadio Angelini, e lascia vicino ad un cassonetto dell'immondizia un alto Dvd anch'esso indirizzato all'emittente Rete8. Immediatamente sono stati chiamati i carabinieri di Pescara e di Chieti, che hanno provveduto a effettuare posti di blocco in tutto il perimetro. E' stato anche isolato un fotogramma nel quale si vede un uomo, senza barba, che si volta mentre percorre in bici viale Abruzzo. Che si tratti proprio di Roberto Di Santo? Oppure è un complice? La sorella del ricercato ha rivolto un appello pubblico affinchè si costituisca alle autorità. «Roberto tutti noi sappiamo che non vuoi combinare guai e che sei solo arrabiato. Basta. Finiscila con questa storia. Costituisciti. Metti un punto. Ti stiamo vicino».
ATTENTATO ALLA CASA FAMIGLIA. Secondo gli inquirenti ci sarebbe la mano del Di Santo dietro l'attentato incendiario di questo pomeriggio in un appartamento della Casa Famiglia di Via Maiella a Madonna degli Angeli a Chieti. I vigili del fuoco di Chieti hanno spento le fiamme appiccate con un liquido infiammabile ad alcune poltrone nell'abitazione disabitata da mesi. Le fiamme, poi, si sarebbero propagate in fretta distruggendo l'appartamento.
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