“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La "sceneggiata" di Dogali (Udc) sul Bilancio Mascia
Settimane di rinvi, costosi consigli comunali, ma alla fine arriva l'accordo. Delusissmo il centrosinistra che sperava nel voto
LA "SCENEGGIATA" DI DOGALI (UDC) SUL BILANCIO MASCIA. La "sceneggiata" del capogruppo Udc Vincenzo Dogali si è risolta al Comune di Pescara come nella migliore tradizione democristiana con un bel panino al prosciutto per tutti (leggasi accordo). Dogali, infatti, dopo aver minacciato ripetutamente durante questi cinque anni di legislatura di staccare la spina, anche stavolta ha ricucito in extremis lo "strappo" con l'amministrazione obbligando il sindaco Mascia a concedergli qualcosa. Ufficialmente si è trattato della rinuncia all'art. 90, cioè ai contratti di collaborazione e di consulenze esterne, ai tagli ai costi della politica, lo stop degli aumenti Imu ed il rinvio del salvataggio di Pescara Parcheggi, la municipalizzata indebitata fino al collo. Politicamente non è escluso che il "vecchio lupo" pescarese possa avere ottenuto qualche promessa elettorale. In effetti, i problemi del Bilancio della prima città d'Abruzzo non è che si fossero materializati così all'improviso, d'emblée.
Per trovare la soluzione, e non mandare a casa anticipatamente la governance post-dalfonsiana, ci sono volute settimane di mediazioni, notti insonni, ben sette consigli comunali, oltre il dispiegamento degli ambasciatori (per la maggioranza i "big" Sospiri e Carlo Masci, per Dogali l'aquilano Giorgio De Matteis). Ma, poi alla fine, il Bilancio di previsione 2013, quello da cui ad un certo punto mancavano 3 milioni e 400 mila euro per il Fondo di Solidarietà chiesti dal Governo è stato approvato. Delusissimo il centrosinistra, targato Pd-Sel-Centro Democratico, Rifondazione comunista e Fli, che ha sperato, sino all'ultimo, di presentarsi tra qualche mese davanti agli elettori contro un avversario mezzo smembrato, come la carcassa di un grosso pesce mangiato dagli squali.
CHI VOTA SI'. Sono contro l'approvazione del Bilancio 2013 i consiglieri: Alessandrini, Blasioli, Balducci, D’Angelo, Diodati, Marchegiani, Fusilli, Del Vecchio, Di Pietrantonio e Corneli del Pd; Arcieri Mastromattei, Renato Raneri, Giuseppe Bruno e Pignoli di Fli; Sulpizio del Centro Democratico; Di Nisio indipendente; Di Iacovo di Sel e Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista. Sono invece s21 i voti a favore, ossia: il sindaco Albore Mascia, i consiglieri Sospiri, Carota, Foschi, Di Pino, Berghella, D’Incecco, Pastore, Di Luzio e Sabatini; Livio Marinucci indipendente; Salvati, Licio Di Biase, Dogali, Di Noi e De Camillis dell’Udc; Volpe, Caroli, Mambella, Masci, Cremonese e Di Marco di Pescara Futura.
Marco Le Boeuf