“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La quiete apparente tra Mascia, Masci e Testa: poi la tempesta?
Proseguono le trattative ma il Presidente della Provincia (senza maggioranza) chiede un "passo in avanti": cioè verso di lui.
Mancano poco più di due mesi alle elezioni comunali. Mentre il centrosinistra ha già deciso, sarà Marco Alessandrini, come pure il MoVimento 5 Stelle, sarà Enrica Sabatini, altrove sta succedendo di tutto.
Luigi Albore Mascia, salvato incredibilmente dalla sfiducia da Maurizio Acerbo (Rc), il sindaco che ha messo più rotatatorie nella storia della città di Pescara, si trova alle prese con una difficile fine legislatura che, in questo caso, corrisponde anche ad una coplicatissima campagna elettorale, dalla quale si è detto addirtittura disponibile a ritirarsi.
Il fuoco amico di Guerino Testa, Presidente di Provincia senza maggioranza, unico caso in Italia, chiede agli "alleati" di fare un passo in avanti: cioè verso di lui.
Tra i due litiganti, nelle ultime 48 ore, si è anche inserito l'assessore al Bilancio Carlo Masci, leader di Pescara Futura e Rialzati Abruzzo, il quale ha ribadito che a Pescara non decide Roma e che è pronto a scendere in campo qualora il Nuovo Centro Destra non appoggerà la candidatura del sindaco uscente.
Masci non ha gradito il voltafaccia degli ex-compagni dell'Udc e si è dimesso dalla carica di consigliere comunale.
Se questa è la quiete, così la descrivono i protagonisti, come sarà la tempesta?
Redazione Independent