“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La paura del crack finanziario
Chieti è al 7° posto nella classifica dei comuni indebitati. Melideo alla Sinistra: «Non mancano 15 milioni»
CHIETI. SETTIMO COMUNE PER DEBITI. Il Comune amministrato da Umberto Di Primio, si sa, è indebitato fino al collo. Il capoluogo teatino è al settimo posto della classifica dei Comuni con più debiti d'Italia. Al primo posto c'è Torino, poi Milano e Carrara. Seguono Siena, Genova, Pordenone e, appunto, Chieti. A marzo la somma del debito ammontava a circa 7,5 milioni di euro: una cifra importante che rapportata agli abitanti del Comune (53.632) significherebbe un debito pro-capite di 140 euro a testa!
DISMISSIONI SOCIETARIE. Per questo colmare il gap di bilancio il Comune ha deliberato per la dismissione delle società partecipate dall'Ente. Lo scopo è reperire liquidità per almeno 180mila euro. Si tratta di 55 azioni di Eurobic messe in vendita al prezzo base d’asta di Euro 38,40; Arpa Spa: 450 azioni con un prezzo base di Euro 47.640,64; Interporto Valpescara:270 azioni con un prezzo base di Euro 3.589,79; Finanziaria di Partecipazione ed Investimenti Spa: 262.500 azioni con prezzo base d’asta di Euro 128.737,43.
I BENEFICI FISCALI. Nonostante i tagli decisi dal Governo, la Spending Review e la riduzione dei trasferimenti ai comuni l’Amministrazione Di Primio non ha rinunciato a fare politiche fiscali. Ad esempio: no tax area; quoziente familiare sperimentale; esenzione tarsu (tassa rifiuti) contrada Casoni estendendone il raggio ad 1km; riduzione generalizzata tarsu del 5%; riduzione tosap (tassa occupazione suolo pubblico attività commerciali) periodo estivo; mantenimento inalterato aliquote imposta pubblicità e pubbliche affissioni; mantenimento IMU base sulla prima casa ed agevolazioni alle fasce sociali più deboli e per le attività produttive; livello praticamente inalterato della spesa per servizi al sociale ed alla pubblica istruzione. Basterà
Marco le Boeuf