“Essere giovane e non essere rivoluzionario è una contraddizione perfino biologica”. Salvador Allende
La notte di Halloween
Cinque anni fa il delitto della studentessa inglese Meredith Kercher. Si festeggia ovunque tranne che a Perugia
LA NOTTE DI HALLOWEEN. La festa di Halloween si celebra principalmente negli Usa la notte del 31 ottobre, dove i bambini girano di casa in casa chiedendo "Trick or treat?" (dolcetto o scherzetto) oppure in Italiano "Offri o soffri?". La tradizione della festa, dedicata principalmente ai bambini, rimanda all'antica cultura celtica ed anglosassone oltre che al mondo dell'occulto. Quest'ultimo viene rappresentato attraverso delle zucche intagliate di Jack-o'-lantern: un astuto fabbro, avaro e ubriacone, che un giorno al bar incontrò il diavolo.
LA LEGGENDA DI JACK. La leggenda vuole che complice il suo stato alcolico la sua anima era finita nelle mani del diavolo in persona. Ma l'astuzia del fabbro riuscì a capovolgere la situazione. Jack fece trasformare il signore degli abissi in una moneta promettendogli in cambio l'anima. Jack mise il diavolo nel suo borsello, accanto ad una croce d'argento, cosicché egli non potesse ritrasformarsi. Allora il diavolo gli promise che non si sarebbe preso la sua anima nei successivi dieci anni e Jack lo lasciò libero.
L'OMICIDIO DI MEREDITH. La notte di Halloween si festeggia anche in Italia. Ma c'è un luogo dove questa ricorrenza riapre una ferita mai del tutto chiusa. Stiamo parlando della città di Perugia dove, esattamente cinque anni fa, venne uccisa la studentessa inglese Meredith Kercher. Meredith aveva solo 21 anni ed era in Italia per partecipare all'amatissimo Progetto Erasmus che ha permesso a tanti giovani studenti universitari di trascorrere un periodo all'estero. Quella notte, era il 31 ottoblre 2007, venne ritrovata cadavere nella sua camera da letto, che condivideva con altre studentese, con la gola recisa ed altre ferite sul corpo. Meredith morì per l'emorragia. Per l'omicidio vennero condannati Rudy Guede, Amanda Knox, coinquilina della vittima, e Raffaele Sollecito. Questi ultimi due, dopo cinque anni di reclusione, vengo assoti in appello per non avere commesso il fatto relativamente all'omicidio. Amanda Knox, il personaggio più complesso della vicenda, viene condannata a tre anni di carcere per avere calunniato, accusandolo dell'omicidio, il musicista Patrick Lumumba.
Marco Beef